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ANCONA – Continua a crescere nelle Marche il biologico. Ad annunciarlo è la Coldiretti regionale sulla base del nuovo rapporto Sinab 2015, secondo il quale gli operatori bio nella nostra regione sono saliti da 2.162 a 2.187. Ma un vero e proprio boom si registra a livello di produttori-trasformatori (da 220  263), a conferma del sempre maggiore impegno delle aziende agricole marchigiane verso esperienze di filiera corta, dal campo alla tavola, capaci di far fronte alla grande richiesta di prodotti biologici, unico settore a far segnare una crescita in tempi di crisi.

PRODOTTI BIO – In aumento anche le superfici coltivate che ammontano oggi a 57mila ettari, il 13 per cento del totale marchigiano. Tra le coltivazioni in crescita rispetto all’anno precedente ci sono ortaggi, frutta, olivo, vite e cereali. Proprio quest’ultimo prodotto, assieme alle verdure è quello che nel 2015 ha tra l’altro fatto registrare il maggior incremento di vendite.

COLDIRETTI – “Oggi l’agricoltura biologica – sottolinea Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti Marche – rappresenta una grande opportunità, un modello vincente che non solo rispetta l’ambiente, tutela la biodiversità e la salute ma che crea nuove  prospettive occupazionali per tantissimi giovani”. Il consiglio della Coldiretti è quello di acquistare i prodotti biologici direttamente nelle aziende, nelle botteghe e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica che garantiscono l’origine nazionale degli alimenti in vendita. Sul territorio regionale sono oggi presenti quasi 200 aziende che puntano sulla filiera corta, oltre a 37 agriturismi e ristoranti che servono pasti bio, 51 negozi specializzati, 38 gruppi di acquisto solidale e 11 mercatini (elaborazione Coldiretti su dati Biobank). In tutto una rete di commercializzazione che conta oltre trecento punti.

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