ASCOLI PICENO – “Ascoli Piceno ha il suo piano regolatore, e di fatto questa amministrazione entra nella storia, mandando in soffitta il piano Benevolo targato 1972. Dopo 44 anni di varianti il consiglio comunale ha approvato il nuovo PRG”, così il capogruppo Forza Italia Alessandro Bono e il presidente della commissione Urbanistica e Ambiente Luca Cappelli annunciano la nuova pagina scritta per la città di Ascoli.
IL PRG – “Un nuovo importante traguardo tagliato, da vincitore dal sindaco Castelli e dalla sua maggioranza, dopo il Polo Universitario e le importanti riqualificazioni ora è la volta del PRG guardando avanti. – commentano – In maniera decisa abbiamo ritenuto di dover lavorare con serietà e forte senso di responsabilità perché la città ed i cittadini attendevano da troppo tempo questo importante strumento amministrativo ed siamo soddisfatti di quanto è stato fatto. Il PRG viaggia su tre linee direttrici: sostenibilità, rispetto e tutela dell’ambiente; trasparenza, regole uguali per tutti; autonomia degli ascolani sul proprio territorio, infatti Il PRG è stato approvato prima che la Regione Marche vari la legge che delegherà la materia urbanistica alle Province”.
AREA CARBON – Per l’Area Carbon, questo piano di fatto delinea la visione del sindaco e della sua maggioranza su tale area: in primis elimina i rischi della salute ponendo come condizione ineludibile la bonifica del sito, in secondo luogo “ricostruisce sul costruito” anzi diminuisce le cubature. Si passerà dagli attuali 850.000 mc di costruito ai 350.000 mc che conterranno Polo Tecnologico ed edilizia ad elevata sostenibilità ambientale ed energetica, infine la suddetta area conterrà il più grande parco urbano delle Marche con i suoi 90.000 mq.
PARCO FLUVIALE – Il Parco fluviale sarà una zona di protezione speciale da perimetrare e destinare a parco, con lo scopo di consentire l’uso e la fruizione di uno splendido spazio finora lasciato all’abbandono e al degrado.
AREE PROGETTO – Aree progetto, tale piano individua aree destinate alle residenze e aree di natura turistico-ricettiva.
SVILUPPO – Per la sostenibilità dello sviluppo, il piano risponde a 3 parametri ben precisi: verifica dello stato di attuazione del piano precedente, il dimensionamento residenziale del nuovo piano con il calcolo della capacità insediativa e la verifica del rispetto degli standard urbanistici.
PAESAGGIO – Il PRG dopo ben 27 anni si adegua al Piano Paesistico Ambientale Regionale, quindi finalmente si concretizza la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente naturale, inteso come principio fondatore dell’azione pubblica.
URBANISTICA – Infine tale PRG attua una Politica di riequilibrio, la legge regionale in materia urbanistica infatti limita il più possibile il sovradimensionamento dei piani urbanistici, tutto ciò per porre limiti al rischio di utilizzo indiscriminato del suolo. Questo piano quindi da un lato ipotizza un tasso di sviluppo realistico e sostenibile e dall’altro garantisce condizioni di vita e standard residenziali quanto più possibile elevati.