MONTEPRANDONE – Il Comune prosegue la propria attività di recupero e tutela del patrimonio artistico e culturale di cui è custode da centinaia di anni. L’Opificio delle Pietre Dure, la prestigiosa Scuola di Alta Formazione Fiorentina che si occupa di conservazione di beni culturali, è di nuovo al lavoro per il restauro dei codici di San Giacomo della Marca. La prima collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’Opificio iniziò dieci anni fa con l’apertura del primo cantiere, allo scopo di tutelare e salvaguardare il patrimonio documentale locale. L’impegno del Professor Roberto Boddi, responsabile del settore climatologia, permise la realizzazione di un delicato lavoro di bonifica dei codici che presentavano macroscopiche spore fungine.
LAVORI – La collaborazione, iniziata con il restauro di antichi e preziosi codici della libreria di San Giacomo della Marca, è proseguita nella scorsa settimana con il recupero di altri preziosi documenti legati al Santo che per essere salvaguardati necessitano di un intervento di restauro conservativo. La Professoressa Letizia Montalbano ha diretto il cantiere di restauro, coadiuvata dai Professori Gabriele Coccolini e Caterina Ciummei; l’intervento ha riguardato non soltanto il restauro vero e proprio dei singoli pezzi, ma anche gli aspetti di conservazione ed esposizione della collezione all’interno del museo. Inoltre, un gruppo di allieve al primo anno di corso, indirizzo restauro cartacei e membranacei, sono giunte a Monteprandone per documentare, recuperare e restaurare antiche pergamene relative alla storia amministrativa del Comune, databili tra il 1300 ed il 1400, conservate nella cassaforte dell’ufficio del Sindaco.