ASCOLI PICENO – Undici persone denunciate a piede libero all’Autorità Giudiziaria, questo il bilancio di un’indagine di polizia economica e finanziaria condotta dalla Guardia di Finanza di Ascoli Piceno a conclusione di una complessa attività investigativa che ha consentito di individuare un sistema di frode attuato mediante il ricorso a false fatturazioni.
FALSE SPONSORIZZAZIONI – I militari della Compagnia di Ascoli Piceno, dopo aver ricostruito fatti gestionali di un’associazione sportiva dilettantistica locale, hanno potuto accertare il sistematico ricorso all’emissione da parte della stessa di fatture riferite a prestazioni per operazioni di sponsorizzazioni, in gran parte mai realizzate o sovrafatturate, a beneficio di una trentina di soggetti tra le province di Ascoli e Teramo, operanti nei più svariati comparti economici.
L’INDAGINE – All’individuazione del sistema di frode si è pervenuti attraverso una preventiva analisi di indicatori attinti dalle diverse banche dati in uso alla Guardia di Finanza che hanno messo in evidenza talune anomalie rispetto ai volumi d’affari ufficialmente dichiarati dai soggetti coinvolti, anomalie poi confermate dalla complessa analisi della documentazione contabile e dalla ricostruzione dei flussi finanziari. L’indagine ha portato alla rilevazione di fatture false emesse per un importo di oltre 1,2 milioni di euro e di oltre 2,2 milioni di euro di base imponibile sottratta a tassazione.
LA DENUNCIA – I rappresentanti dell’associazione dilettantistica e delle imprese utilizzatrici sono stati pertanto segnalati alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno rispettivamente per il reato di emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti. All’associazione dilettantistica, inoltre, è stata preclusa la possibilità di beneficiare del regime tributario agevolato previsto dalla vigente normativa per gli enti no profit che consente di versare l’IVA in modo forfetario e di determinare il reddito imponibile con l’aliquota agevolata del 3% rispetto al totale dei proventi commerciali.
PIANO ANTI EVASIONE – L’attività investigativa svolta rientra in un più vasto piano operativo del Comando Provinciale della Guardia di Finanza finalizzato al contrasto dell’evasione fiscale che si manifestano sul territorio e che assumono, per l’entità delle imposte evase, rilevanza penale in un contesto di lotta sempre più serrata alle frodi fiscali fondate sull’utilizzo di documenti falsi, nell’ottica primaria di tutelare le regole del mercato a fianco dei cittadini ed imprenditori onesti.