Dopo due stagioni di Lega Pro, l’Ascoli Picchio torna finalmente in serie B. E’ arrivata pochi minuti fa, infatti, la sentenza relativa all’inchiesta “Dirty Soccer”, nell’ambito della quale figurava anche la partita Savona-Teramo. Una bella soddisfazione per tutti i tifosi bianconeri, con la società di Corso Vittorio Emanuele che verrà ammessa in cadetteria, dunque, come vincitrice dell’ultimo campionato di Lega Pro.
LA SENTENZA – Oltre al Teramo, retrocede in serie D anche il Savona. Rispetto alle richieste formulate una settimana fa dal procuratore Stefano Palazzi, però, c’è stato un importante scontro per entrambe le società, che ripartiranno dalla quarta serie, ma senza punti di penalizzazione. Per il Teramo ne erano stati chiesti addirittura venti. Poi, quattro anni di inibizione e centomila euro di multa sono stati comminati nei confronti del presidente abruzzese Luciano Campitelli, del presidente del Savona Aldo Dellepiane e del direttore sportivo del Teramo Marcello di Giuseppe. Una pena quasi esemplare.
I PROSSIMI STEP – Entro una decina di giorni, però, è attesa la sentenza di secondo grado, ma sarà difficile che il Teramo possa essere riammesso in B, quasi impossibile. Martedì, infatti, verranno stilati i calendari di serie B e Lega Pro, con l’Ascoli che dunque conoscerà il nome della sua prima avversaria, con la stagione che prenderà il via domenica 6 settembre, ma un anticipo si disputerà il venerdì 4. Magari, i dirigenti del Teramo sperano in un altro sconto, ma una riammissione degli abruzzesi biancorossi in serie B appare alquanto improbabile per poter credere nella giustizia sportiva.
IL MERCATO – Adesso, dunque, è il momento di rinforzare la squadra in vista della B. Sembra ormai a un passo, infatti, la firma dell’attaccante Petagna, che arriva dal settore giovanile del Milan. L’Ascoli, inoltre, comunica anche di aver ceduto a titolo definitivo al Bassano il calciatore Alberto Barison, “al quale va l’augurio per un futuro professionale ricco di soddisfazioni”. Con il centrocampista Gualdi, invece, c’è stata una risoluzione consensuale del contratto.