SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nuovi progetti per far ripartire il settore della pesca; previsto, infatti, un impianto d’emissione di gas naturale liquido per il porto rivierasco. Contro la crisi e il caro gasolio, che hanno penalizzato le attività del settore, il distretto delle Energie del Piceno sta coinvolgendole industrie locali nella costruzione di sistemi kit retrofit per i motori dei pescherecci.
IL PROGETTO – Il progetto, con i pareri favorevoli della sezione produzione e nautica della Confederazione Nazionale dell’Artigianato (Cna) e della Piccola e Media Impresa, prevede la realizzazione di particolari sistemi che vanno a modificare il motore della imbarcazioni, in modo tale che il peschereccio una volta utilizzato il gasolio per avviarsi, passi al gas naturale. Questo adeguamento produrrebbe un abbattimento dei costi per il gasolio e un annullamento del livello di emissioni inquinanti.
LE POSSIBILITA’ – Vincenzo Michettoni, imprenditore sambenedettese e presidente della sezione pesca, è convinto dell’utilità del sistema gnl (gas naturale liquido) necessario a far ripartire un intero settore, inclusa la cantieristica per le modifiche previste alle imbarcazioni: “Quella che ci viene data è una grande opportunità, poiché il comparto pesca a causa del caro gasolio rischia la paralisi. – spiega Michettoni – La Cna si sta impegnando affinché il sistema gnl possa avere il suo riconoscimento a livello regionale e nazionale”. Tutto sembra pronto per realizzare questo progetto sviluppato dalle imprese del Distretto delle Energie, manca solo il riconoscimento di certificazione Rina, con normative specifiche per questo tipo di attività che costituiscono una novità assoluta in campo nazionale.
IL FUNZIONAMENTO – “L’impianto di erogazione – spiega Alessandro Ciarma, titolare della Elettro Standard Oil e aderente a Confindustria – è molto semplice da realizzare. Dopo che si è creato un serbatoio di stoccaggio e individuato il distributore del metano, occorre realizzare un impianto di liquefazione che necessita di un approvvigionamento elettrico. L’Enel ci darà corrente a media tensione e per abbattere i costi, utilizzeremo anche l’energia garantita da un parco fotovoltaico che verrà costruito sul muraglione di cinta del porto da integrare se necessario con un impianto eolico”.