SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “L’agire dei burocrati regionali sullo stoccaggio non ci convince, e lo riteniamo estremamente pericoloso quanto dannoso nei riguardi dei diritti dei cittadini marchigiani”, commenta così l’associazione Ambiente e Salute del Piceno i nuovi fatti inerenti l’impianto di gas previsto a San Benedetto.
REVISIONE DELLA VIA – L’associazione, mesi addietro, si era rivolta alla Regione Marche, chiedendo – tramite atto ufficiale del Comune di San Benedetto del Tronto – l’avvio unilaterale della Revisione della VIA regionale dello stoccaggio, con conseguente comunicazione al Ministero, che avrebbe dovuto prenderne semplicemente atto. “Il tutto solidamente supportato da una relazione tecnica geologica – si legge nella nota – basata sul recentissimo studio di microzonazione sismica commissionato dal Comune di San Benedetto del Tronto”.
Ma un nuovo documento regionale stilato dal dirigente David Piccinini e dal responsabile del procedimento Velia Cremonesi , non farebbe nessun accenno all’avvio della procedura, bensì, a detta dell’associazione rimanderebbe tutto al parere del Ministero dell’Ambiente e a quello dell’Autorità di Bacino.
RICHIESTA DI INCONTRO CON CERISCIOLI – “Siamo determinati a perseguire fino in fondo l’atteggiamento dei burocrati regionali – continua la nota – fino al riconoscimento dei nostri diritti e alla vittoria nella lotta allo stoccaggio”. L’associazione rinnoverà la diffida nei confronti del Segretario Generale, Elisa Moroni, mentre chiederà un incontro al neo presidente Luca Ceriscioli, “cui daremo l’opportunità di schierarsi fin da subito, se lo vorrà, al fianco dei cittadini”.
Intanto è prevista per lunedì 29 Giugno alle ore 21.15, in una sede che sarà confermata a breve, un’assemblea pubblica in cui sarà spiegato il documento emanato dalla Regione.