ASCOLI PICENO – Per un giorno Ascoli è stata al centro del mondo. È avvenuto ieri, quando la Quintana ha inaugurato il padiglione della Regione Marche all’Expo.
“Oggi è una giornata indimenticabile per la Quintana ma soprattutto per la città di Ascoli – ha dichiarato il primo cittadino Guido Castelli – abbiamo raggiunto uno dei nostri obiettivi, ossia quello di valorizzare al massimo e far conoscere questa rievocazione storica anche al di là dei confini nazionali. Tutto ciò deve essere visto soprattutto in ambito turistico, uno di quei settori chiave che ad Ascoli sta crescendo e che vogliamo incrementare anno dopo anno. La regione Marche ci ha scelto per dare vita al proprio padiglione, e noi siamo onorati e fieri che ci sia stato affidato un ruolo così importante e prestigioso. Ciò significa che il rullo dei tamburi, lo sventolio delle bandiere, la bellezza delle dame e il suono delle chiarine rappresentano oramai un’eccellenza dello splendido territorio in cui viviamo”.
L’ESIBIZIONE – Un’inaugurazione che ha lasciato a bocca aperta i tanti visitatori dell’Expo, visto che sono state ben tre le esibizioni dei figuranti (della durata di 20 minuti circa ciascuna) della Quintana andate in scena in piazza Italia, davanti al caratteristico Albero della Vita. Un curioso fuori programma ha caratterizzato la prima esibizione, erano infatti talmente tante le persone presenti, che essa è iniziata senza il corteo di figuranti, che si è tenuto regolarmente nelle due successive esibizioni. Suggestivo il momento del taglio del nastro, effettuato da una persona ultracentenaria e da un bimbo, per il quale i quintanari hanno ‘creato’ un corridoio per dare maggior risalto all’avvenimento.
“Riuscire ad essere presenti in un evento di cui ne parla tutto il mondo e averlo fatto nel migliore dei modi per noi è un orgoglio – spiega Massimo Massetti, presidente del Consiglio degli Anziani della Quintana – è una soddisfazione immensa. L’Expo rappresenta per la Quintana e di conseguenza per Ascoli Piceno un grandissimo veicolo per il turismo”.
