ASCOLI PICENO – Verificare le responsabilità politiche e tecniche sulla Saba e la vicenda parcheggi. E’ l’ultima missione targata Movimento 5 Stelle Ascoli: “il battibecco tra Castelli e Allevi in consiglio comunale – dice Manni in conferenza stampa – è stato a dir poco esilarante: come se uno dei due potesse dare la colpa all’altro. La nostra impressione è che si voglia creare confusione per distrarre, come al solito, l’opinione pubblica. Sul discorso Saba abbiamo constatato che molti cittadini hanno riconosciuto in noi degli interlocutori seri e oggi si rivolgono al Movimento 5 Stelle per confrontarsi”.
RISOLVERE IL CONTRATTO CON LA SABA – La volontà 5 Stelle è raccogliere tutta la documentazione necessaria, quindi fare una ricostruzione cronologica dell’intera vicenda parcheggi-Saba e trarre le conclusione da condividere in un’assemblea pubblica con cittadini e stampa. “Vogliamo chiedere l’istituzione di una commissione speciale sui parcheggi che controlli la Saba e quanto avviene sulla vicenda. Tutti si dicono d’accordo sulla necessità di risolvere questa situazione, lo saranno sicuramente anche sulla commissione e sull’avvio del contenzioso con la Saba. Andremo a esaminare anche le responsabilità dei dirigenti. Ovviamente se dovessimo essere osteggiati dagli altri partiti, andremo avanti per conto nostro e procederemo anche per vie legali”.
IL PUBBLICO AL POSTO DELLA SABA – I 5 Stelle pensano già a un post-Saba, con il ritorno alla gestione pubblica dei parcheggi con una società che assicurano potrebbe garantire tra i cinquanta e i settanta posti di lavoro. “Questa città ormai è gestita da un gruppo che controlla ogni attività e la cosa strana è che gli ascolani non si muovono – ha detto Peppino Giorgini, candidato al consiglio regionale per i grillini – La storia della Saba è pazzesca. Sono tredici anni che si abbuffa con i soldi ascolani. A oggi non sappiamo precisamente che debito abbia il comune nei confronti della Saba e ci ci domandiamo come possa un sindaco permettere che i parcheggi siano una pesa piuttosto che un introito. Il territorio deve ritornare ai cittadini”.
