ASCOLI PICENO – Avvinare la Shoah al Piceno è l’obiettivo di un percorso intrapreso più di quattro anni fa che oggi si sintetizza nel volume “Il Piceno e la Shoah”. Il libro, che sarà presentato alle scuole il 23 Aprile alle 10 presso la sala Docens a piazza Roma e alla cittadinanza e agli addetti del settore il giorno seguente, 24 aprile alle 17 alla biblioteca Ugo Toria, rappresenta il momento conclusivo di un importantissimo lavoro di ricerca che per la prima volta metterà a disposizione del pubblico gli atti in parte inediti, le foto, le testimonianze dell’effetto che l’emanazione delle leggi razziali contro gli Ebrei ebbero nel nostro territorio. Questo è reso possibile dalla ricerca d’archivio fatta a suo tempo dagli autori e grazie alla collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah di Roma, con l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano (che per la prima volta ha acconsentito alla visione, utilizzo e pubblicazione di tali documenti), con l’Istituto Storico di Liberazione di Ascoli. Il BIM Tronto, ha fin da subito appoggiato il progetto, visto la validità e lo spessore culturale dello stesso, al fine di restituire al territorio un importante momento storico.
IL VOLUME IL PICENO E LA SHOAH – Fa parte di un progetto per il recupero della memoria storica sulle conseguenze, nell’ambito del territorio piceno, dell’emanazione dei provvedimenti contro gli ebrei italiani e stranieri, ed interessa un arco di tempo che va dal 1938 al 1944. L’Archivio di Stato di Ascoli Piceno conserva, nel cosiddetto Fondo Questura, una vasta documentazione riguardante questo doloroso aspetto della storia del nostro Paese, svariati fascicoli inerenti il campo d’internamento di Servigliano e quattro buste con fascicoli personali di ebrei a vario titolo internati nel territorio piceno. L’esposizione, la divulgazione e pubblicazione dei documenti è resa possibile dal superamento, sancito dalla riforma legislativa del 1999, dei precedenti, rigidi limiti di riservatezza. Il volume in tale senso è unico nel suo genere, in quanto contiene articoli, provvedimenti, testimonianze e foto, in parte ad oggi inedite e secretate, e ripercorre nella sua struttura il percorso espositivo ed esperienziale che i curatori avevano pensato per la mostra, allestita presso l’Archivio di Stato nel 2011, in cui era stato studiato un percorso espositivo che, partendo da pannelli realizzati con le scansioni ad alta risoluzione di documenti nazionali provenienti da altre istituzioni e riguardanti i primi atti promulgati contro gli ebrei, mettesse in risalto il legame con la documentazione originale dell’archivio ascolano esposta nelle bacheche corrispondenti, testimoniando cosa accadeva nello stesso periodo agli ebrei presenti sul territorio piceno. Non mancano le testimonianze di alcuni sopravvissuti, che costituisce un’essenziale integrazione della documentazione archivistica. Una sezione del volume è dedicata specificatamente al Comune di Maltignano, in quanto l’Archivio di Stato conserva i fascicoli personali di due ebrei stranieri internati proprio a Maltignano e protagonisti di una vicenda umana di tale spessore da divenire oggetto della seconda mostra dal titolo “Storie d’internati e di Giusti”, svoltasi appunto a Maltignano nel 2011.
LUIGI CONTISCIANI SUL PROGETTO – “Il Bim da diversi anni investe nel nostro territorio. Le nostre linee guida si concentrano sulle persone, scuola, cultura, sociale e sanità. Crediamo moltissimo in questo progetto”.
Il volume è edito da Capponi Editore.