ASCOLI PICENO- I nuovi parcheggi blu hanno scatenato polemiche, proteste e anche l’ironia dei cittadini, che si è espressa prevalentemente sui Social. Una questione che ha acceso il dibattito pubblico, e che ha portato i consiglieri di opposizione del PD a depositare un’interrogazione in cui veniva chiesto se i nuovi stalli fossero rispettosi dei principi del Codice della Strada. Un’iniziativa che sembra sortire i primi effetti, visto che “stando a quanto comunicato dall’amministrazione, sono infatti state effettuate verifiche sulla locazione, numero e regolarità normativa dei nuovi stalli a pagamento. Segno che le nostre preoccupazioni erano fondate” fa sapere il capogruppo Francesco Ameli.
I CONTROLLI DEL COMUNE – “Il Sindaco e lo staff tecnico dell’amministrazione comunale – si legge in un comunicato del Comune di Ascoli Piceno – hanno svolto un sopralluogo per accertare la congruità degli interventi eseguiti dalla concessionaria della sosta in esecuzione dell’ordinanza dirigenziale adottata nei giorni scorsi per gli adempimenti previsti dalla convenzione del 2002 siglata con la Saba Italia SPA. Dalle verifiche condotte direttamente nelle aree interessate (v.le Rimembranza, v.le indipendenza, zona ex Caserma Vellei), sono emerse anomalie e difformità rispetto a quanto previsto nei provvedimenti comunali e documentato dalle relative planimetrie. Le criticità, che verranno debitamente comunicate alla SABA Italia, riguardano sostanzialmente la realizzazione di spazi a pagamento eccedenti rispetto a quelli autorizzati nella zona di via Amadio, Campo Parignano (area capannone ex Saucc); la realizzazione di spazi a pagamento eccedenti rispetto a quelli autorizzati e, in alcuni casi, privi dei requisiti di regolarità così come prescritti dal codice della strada (area v.le della Rimembranza); la mancata elisione degli stalli a pagamento posti davanti alle fontane Pilotti in concomitanza con la realizzazione dei nuovi stalli in v.le Indipendenza (area antistante Poste Porta Maggiore). Per quanto sopra, è stato richiesto un incontro immediato alla società concessionaria per procedere, senza indugio, alla rettifica di quanto erroneamente effettuato dalla Saba Italia secondo modalità non conformi al provvedimento comunale”.
LA NOTA PD – Immediata la risposta dei consiglieri che avevano presentato l’interrogazione: “Avremmo gradito non dover intervenire, al contrario sarebbe stata buona prassi un’azione tempestiva di monitoraggio da parte dell’amministrazione comunale. Se come dichiarato dall’amministrazione a seguito dell’interrogazione, la SABA avesse agito in maniera non conforme alle indicazioni, quali iniziative ha intenzione di mettere in atto il Comune? Potrebbero essere queste motivazioni per azioni legali? Sarebbe auspicabile un’importante e dura presa di posizione dell’amministrazione con conseguente valutazione delle azioni da mettere in campo. La città di Ascoli Piceno non può subire inerte le azioni dell’ennesima multinazionale. Inoltre riteniamo utile una volta per tutte fare chiarezza sui conti. Mensilmente, quanti soldi entrano nelle casse della SABA dai parcheggi a raso? Quali controlli vengono effettuati da parte del Comune? Anche per questo il presidente della commissione Controllo e Garanzia ha ritenuto utile un approfondimento sull’argomento. Se per l’individuazione del centro storico come area di interesse urbanistico, potrebbero esistere motivazioni più o meno sensate, sarebbero opportuni chiarimenti dall’amministrazione circa le ragioni dell’individuazione del quartiere di Campo Parignano, via della Rimembranza o la zona est del ponte di Porta Maggiore come aree di interesse urbanistico, che andrebbero a giustificare l’assenza di strisce bianche nelle vicinanze. Qualora non esistessero tali atti amministrativi ci troveremmo dinanzi a gravi lacune che potrebbero generare infiniti ricorsi”.