L’Ascoli ha perso la testa, in tutti i sensi. A cominciare dalla squadra, che ha perso in casa del modesto Forlì, al termine di una partita giocata molto male e dopo essere passata in vantaggio con Chiricò, per arrivare ai tifosi, che con il loro lancio di oggetti a fine gara hanno colpito e ferito il difensore Mori. Una domenica difficile, poi, anche per il presidente Bellini, che ha annunciato l’apertura dello stadio per la gara di giovedì rivolta solo agli abbonati. Ma procediamo con ordine, per capire cosa sia successo in questo weekend da dimenticare per i bianconeri.
LA PARTITA – Contro i romagnoli, il Picchio ha disputato davvero una gara mediocre. Dopo il vantaggio, infatti, nel corso della ripresa i ragazzi di Petrone non hanno mai impensierito la retroguardia avversaria ed è bastato un rigore discutibile assegnato al Forlì per mandare letteralmente in tilt la squadra bianconera. La difesa ha mostrato grandi lacune, con il centrocampo che non è mai stato in grado di fare da collante tra il reparto arretrato e quello offensivo. In attacco, poi, l’assenza di Perez sta pesando più del previsto. Sono pochi gli spunti positivi dai quali ripartire, anche considerando il fatto che l’Ascoli adesso avrà quattro squalificati: Pelagatti, Avogadri, Tripoli e Cinaglia.
LA CLASSIFICA – L’Ascoli, a sei giornate dal termine del campionato, è secondo a tre punti di distanza dal Teramo capolista. A preoccupare non sono le tre lunghezze di svantaggio rispetto agli abruzzesi, ma il fatto che i cugini non perdono ormai da ottobre e si stanno mostrando una squadra solida, in campo di uscire indenne da tutti i campi, anche quelli più difficili come ad esempio sabato scorso a Reggio Emilia. Il Picchio, invece, è in forma calante, con tanti giocatori stanchi che, forse, hanno dato già il meglio di loro stessi nei mesi scorsi.
I TIFOSI – Un’altra nota dolente, senza dubbio, è rappresentata dal comportamento di alcuni tifosi bianconeri a fine partita. Capiamoci: la contestazione ci può stare, ma non si deve arrivare a lanciare oggetti in campo ferendo un proprio giocatore (Mori). Il popolo ascolano, però, ha voglia di vincere e non ci sta a passare un altro anno nell’inferno della serie C. La nuova società deve capirlo. Incomprensibile, dunque, anche lo sfogo di Bellini a fine partita, il quale ha annunciato che nella prossima sfida, in programma giovedì alle 17 al Del Duca contro la Pro Piacenza, aprirà lo stadio solo agli abbonati. In un momento difficile come questo, infatti, è l’unione di intenti a fare la forza e la speranza di tutti è che sia il patron canadese che la tifoseria possano ricucire il piccolo strappo che si è creato e lottare, insieme, per continuare a sognare. Perchè ancora nulla è deciso e per la fine della stagione mancano ancora sei toste e lunghe battaglie. Forza Picchio, non mollare!