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ASCOLI PICENO – Sei seminari di buone prassi ed esempi virtuosi di valorizzazione dei patrimoni culturali del Bello, Buono e Benfatto. E’ questo il programma dei prossimi giorni per il progetto ‘Distretto Culturale Evoluto del Piceno. Il Design del Bello, Buono e Benfatto”.

DI COSA SI TRATTA – “L’obiettivo degli incontri”, spiega Lucia Pietroni, una delle docenti curatrici dei vari seminari, “è quello di valorizzare e innovare i patrimoni culturali tangibili e intangibili. Mi riferisco a musei, mondo artigianale, manifatturiero o enogastronomico. In questo modo proveremo ad avere ricadute positive sulle nostre eccellenze e risultati concreti”. I sei seminari si articoleranno in due cicli: il primo (25-26-27 febbraio) sulle buone prassi, il secondo (2-3-4 marzo) sugli esempi di progetti di valorizzazione guidati dal design. In mattinata gli incontri saranno aperti al pubblico, mentre nel pomeriggio verrà svolto un brainstorming tra i vari partner per confrontarsi sui temi più diversi e per studiare un ulteriore sviluppo del progetto. Tutti i seminari si svolgeranno dalle 9 alle 13 presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani, in Piazza del Popolo, e vedranno la partecipazione di oltre trenta relatori provenienti da tutta Italia.

I DOCENTI MODERATORI – Il progetto è realizzato con il cofinanziamento della Regione Marche e con il sostegno della Camera di Commercio di Ascoli Piceno, di cui il CUP è capofila e la Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino è partner scientifico. Oltre a Lucia Pietroni (che introdurrà gli incontri sul Benfatto il 27 febbraio e 4 marzo), saranno i docenti Carlo Vinti e Federico Oppedisano a moderare i vari seminari. Carlo Vinti si occuperà degli incontri sul Bello, in programma il 25 febbraio e 2 marzo: “Si tratta di un’opportunità da non sprecare, tanti relatori racconteranno le rispettive esperienze illustrando metodi di lavoro e risultati raggiunti”. Sulla stessa lunghezza d’onda Federico Oppedisano, che invece curerà gli incontri sul Buono (26 febbraio e 3 marzo): “Si parlerà anche di cibo. Ma non si tratterà di seminari di ricette, bensì il cibo verrà visto come vettore di valorizzazione del territorio e sarà evidenziata anche l’etica che c’è dietro ogni piatto culinario”.

UNO STIMOLO PER CRESCERE – “Voglio chiarire un aspetto di questi seminari”, conclude Achille Buonfigli, Presidente del Cda del Consorzio Universitario Piceno. “Noi non vogliamo copiare quanto di buono fatto da altri, ma si tratta semplicemente di prendere spunto. Confrontarsi con altre persone e associazioni è il giusto stimolo per migliorarsi, bisogna capire quali sono i processi che possano condurre al raggiungimento di tali risultati. In questo modo vogliamo testare un metodo di lavoro da replicare per poter indicare la giusta direzione al nostro territorio”. Non si tratterà inoltre di un evento fine a se stesso. Dopo il ciclo di conferenze già realizzato nel dicembre 2014, il progetto continuerà con workshop e azioni di sviluppo/divulgazione/comunicazione fino a maggio 2016. “Questa esperienza dovrà entrare nel Dna delle aziende”, aggiunge Buonfigli. “Tutti devono capire in concreto quale sia l’importanza di questo progetto”.

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