ASCOLI PICENO – La sezione ascolana di “Italia Nostra” continua a monitorare costantemente il ricco patrimonio storico ed artistico del Piceno. Dopo la segnalazione su Palazzo Balestra, è ora la volta del ponte rotto sul fiume Chiaro. In una lettera, inviata anche al sindaco Guido Castelli, si denuncia lo stato di degrado in cui versa l’antica struttura sita all’interno del futuro parco culturale ed ambientale del Monte dell’Ascensione, dei Calanchi e dei Geo-siti.
LA LETTERA – “Nell’effettuare un sopralluogo in vista della elaborazione delle proposte per la realizzazione del Parco Culturale ed Ambientale del Monte dell’Ascensione, dei Calanchi e dei Geo-siti e per predisporre per tempo il materiale occorrente per il calendario 2016 che verrà dedicato a questo parco, si sono dovute constatare con enorme disappunto le condizioni indecorose in cui versa il prestigioso ponte rotto di epoca romana e medioevale che collega le due sponde del torrente Chiaro. Il Ponte, che ha avuto una notevole importanza nei secoli, versa ora in una condizione di totale abbandono e progressivamente cadono i conci delle pareti che sostengono gli archi e la strada di collegamento delle due sponde. (Conci che, in atto, risultano accumulate in un’area prossima al torrente).
La visione più eclatante e drammatica riguarda, peraltro, lo spazio contiguo al ponte. Sembra, infatti, che siano in corso dei lavori di movimento terra con l’ innalzamento di alcune zone prossime alle sponde del fiume e addirittura con la modifica del tracciato della strada comunale che permette l’accesso al ponte, modificando e si può dire stravolgendo in maniera definitiva la stato dei luoghi.
È per questo che viene effettuata questa segnalazione. Siamo convinti, infatti, che un luogo siffatto sia meritevole di una tutela integrale, così come previsto, a quanto pare, anche dal PPAR della Regione Marche e della tutela di cui all’art 10 comma 1) del codice di beni culturali, presentando un sicuro interesse storico ed archeologico.
Vogliamo sperare in un urgente accertamento in merito a quanto segnalato e comunque dell’adozione di tutti provvedimenti necessari per assicurare la salvaguardia e conservazione di un manufatto così prezioso come è sicuramente il ponte di cui trattasi, la cui importanza è apparsa confermata anche in occasione dell’ultima guerra mondiale, quando l’esercito alleato, come sostenuto da alcuni abitanti del posto, dopo la distruzione degli altri ponti di Ascoli da parte dei tedeschi utilizzarono questo per il transito delle truppe, compresi i carri armati.
Tanto ciò è vero che in quella occasione i genieri dell’esercito alleato rinforzarono il ponte realizzando dei musi di sostegno che sono in parte ancora presenti in corrispondenza del piloni del ponte”.
Le fotografie inviate da Italia Nostra.
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