“Ho visto per la prima volta questa foto in una galleria d’arte, più di vent’anni fa. Non avevo idea dell’autore. Chiunque fosse doveva essere sia un grande fotografo che un amante dell’avventura, pensai. C’era un timbro sul retro, e una firma: Sebastião Salgado”.
Mentre sullo schermo scorrono le prime, intense immagini del suo documentario, Wim Wenders ci spiega cosa lo ha spinto a volerne sapere di più sulla vita di Sebastião Salgado, fino a scegliere di raccontarla attraverso le sue fotografie.
Fotografia viene da Phôs (luce) e graphè (grafia): scrivere, dipingere con la luce.
Ma Salgado non si limita a disegnare una rappresentazione del mondo: va oltre, lasciando che sia il mondo stesso a mostrarsi nella sua essenza.
Come dichiarato dallo stesso Wenders in un’intervista rilasciata in occasione del Festival Internazionale del Film di Roma, la sua vita è una continua evoluzione, e va ammirato il suo coraggio di abbandonare un destino da brillante economista, per seguire il sogno di scavare nella natura della Terra e di chi la vive.
Il film è un viaggio, in cui l’arte racconta l’arte, in un’esaltazione di punti di vista. Il regista segue il fotografo che segue la natura ed il suo scorrere, mentre le parole dei protagonisti ne rimpallano le sensazioni tra biografia ed autoanalisi.
Ma non è solo un susseguirsi di scene in bianco e nero.
Ci sono sì le opere di Salgado, ognuna frutto di anni di osservazione, ma c’è anche la storia dell’uomo.
In particolare di quell’uomo, che come insegna un luogo comune, ha avuto una grande donna dietro: sua moglie Lélia, che più di ogni altro ha saputo indirizzarlo verso la giusta strada da seguire.
C’è un figlio, orgoglioso ammiratore di quel padre assente per una motivazione più alta.
Ma soprattutto, ed è ciò che a detta di molti critici rende il film uno dei migliori del 2014, c’è una presa di coscienza, che pur partendo da un’analisi critica e cruda di quanto l’uomo possa realmente essere lupo per gli uomini, cerca di scavare alla ricerca di una speranza da perseguire.
“Una cosa l’avevo capita di questo fotografo: gli importava davvero degli esseri umani. Questo significava molto per me: dopotutto gli esseri umani sono il sale della terra” (Wim Wenders)
REGIA: Wim Wenders
ANNO: 2014
GENERE: Documentario
DURATA: 110 minuti
