ASCOLI PICENO – Risolvere i problemi territoriali, in particolar modo quelli urgenti dell’Istituto Spontini e del Sert. Questo il motivo della conferenza stampa indetta dal Partito Democratico Unione Comunale AP stamane presso la sede in Piazza Simonetti.
LA LIQUIDAZIONE DELLO SPONTINI – “Sono passati quasi quattro mesi da quando il Consiglio comunale ha deliberato di mettere in liquidazione l’Istituto Musicale Spontini”, ha spiegato Giancarlo Alboini, segretario del Circolo PD Centro Storico. “Era il 29 agosto, la Giunta si impegnò entro la fine del 2014 a trovare una soluzione per dare comunque continuità all’anno scolastico e mantenere un’offerta musicale di livello. A oggi invece c’è un silenzio preoccupante”. Per questo motivo il Circolo – fervo sostenitore della funzione pubblica e sociale rivestita dallo Spontini – chiede un programma di riorganizzazione e di razionalizzazione amministrativa e della spesa. “Ogni anno inoltre l’Istituto porta in città professori e allievi provenienti da tutte le parti del mondo”, ha aggiunto Alboini. “E’ un vantaggio anche per il turismo del nostro territorio e per le varie strutture alberghiere”.
LO SPOSTAMENTO DEL SERT – Non di minore importanza il problema relativo allo spostamento del Sert. “Negli ultimi giorni si ventila l’ipotesi di uno spostamento del Sert dall’attuale edificio collocato all’interno del recinto ospedaliero Mazzoni a uno spazio di proprietà di privati in zona Campolungo”, ha dichiarato Maurizio Fazzini, Vice Segretario Comunale. “Noi del PD crediamo che questa posizione sia da respingere nella maniera più assoluta. Il Sert non si occupa solo di problemi di tossicodipendenza, ma anche di quelli relativi all’alcol, al gioco d’azzardo, al fumo. E’ un punto di riferimento soprattutto per le famiglie che devono affrontare queste tipologie di disagi. Il Sert deve essere situato nei pressi di un sevizio ospedaliero, non in una zona come Campolungo che non offrirebbe alcun sostegno medico-sanitario e che non è neppure ben collegata con i mezzi pubblici. Così si rischia di dare vita a un processo di ghettizzazione e di emarginazione di queste persone”.
LE PAROLE DI AMELI – A chiudere la conferenza è stato Francesco Ameli: “Voglio solo evidenziare come nell’ultimo periodo all’interno dell’Ospedale Mazzoni ci sia un clima che desta qualche preoccupazione. Il sindaco Guido Castelli deve capire che non si può fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini e della sanità”.