Su questa rubrica ci eravamo già occupati di un nuovo modo di fare cinema, quello basato sul crowdfunding. Internet ormai fa parte della nostra vita, volenti o nolenti. L’intelligenza sta nel riuscire a coglierne le potenzialità e trasformarlo in una risorsa.
Il progetto di Claudio Di Biagio e Luca Vecchi era quello di realizzare un fan film su Dylan Dog, l’Indagatore dell’incubo creato nel 1986 dalla penna di Tiziano Sclavi, servendosi appunto del crowdfunding, come ben spiegato in un’intervista decisamente informale.
Grazie a due campagne lanciate su Indiegogo sono stati raccolti 30.000,00 euro, che hanno permesso la realizzazione di un mediometraggio della durata di 50 minuti, presentato al Festival di Roma e reso disponibile alla visione sul sito ufficiale e sul canale youtube del distributore The Jackal.
La trama è semplice e ricalca un tema ampiamente trattato nel fumetto. La protagonista è una donna romana vittima di incubi ricorrenti. Dopo una terribile visione, avvenuta passeggiando a Ponte Sant’Angelo, decide di rivolgersi a Dylan Dog per indagarne le cause e trovare un rimedio.
Un tentativo di mettere in scena la creatura di Sclavi c’era già stato, con pessimi risultati a detta di molti, fan e non. Sotto questo punto di vista, la realizzazione no-profit di Di Biagio e Vecchi rappresenta un successo.
Seppure l’ambientazione romana, giustificata dall’esiguo budget a disposizione, stoni un po’ con il clima londinese originale, è evidente che siamo di fronte a un’opera dettata da una reale passione per uno dei fumetti di maggior successo degli ultimi 30 anni. D’altronde, anche la ricca produzione americana aveva cambiato la location, trasportando l’Indagatore a New Orleans, oltre ad aver sostituito il fedele Groucho con un nuovo assistente.
Vittima degli eventi, a cui hanno partecipato anche Alessandro Haber e Milena Vukotic, mantiene intatte molte peculiarità del personaggio, stravolgendone altre, ma riesce a farsi apprezzare anche dai fans più critici, che possono apprezzarne comunque le reali buone intenzioni, pur dovendo perdonare alcune, a tratti incomprensibili, incongruenze.
Va ricordato che si tratta di un film mirato alla celebrazione di un fumetto, arte ancora considerata di nicchia, e soprattutto di una realizzazione finalizzata a una fruizione gratuita, pertanto andrebbe considerata come un regalo, un omaggio donato da appassionati per appassionati e appassionabili.
Chi già ama Dylan Dog, potrà ritrovare molto degli albi della propria collezione, mentre chi non lo conosce ancora avrà la possibilità di approcciarlo, e magari approfittarne per cominciare a seguirne l’evoluzione conferita dal nuovo curatore della testata, Roberto Recchioni.
REGIA: Claudio Di Biagio
ANNO: 2014
GENERE: Fan movie
DURATA: 50 minuti