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GROTTAMMARE – Ha riscosso grande successo il corso formativo sull’autismo organizzato dalla scuola ‘Giuseppe Speranza’ di Grottammare insieme all’associazione ‘Omphalos’, con sede a Marotta di Fano, ma rappresentata a Grottammare da Gianfilippo Di Benedetto. Tra gli sponsor dell’evento troviamo il Grottammare calcio, di cui ‘Omphalos’ è stato sponsor etico per questa stagione.

IL CORSO – Una due giorni al Kursaal dove 150 persone, tra docenti, genitori e addetti ai lavori hanno partecipato con interesse. Il primo giorno è stato il dott. Milo Montelli, psicologo, esperto in analisi applicata del comportamento (ABA-VB), psicoterapeuta formazione dell’equipe Centro Autismo di Fano, ad intrattenere i presenti in aula con la sua lezione. Nella seconda giornata hanno fatto da padrone di casa la dottoressa Nadia Scialdone, psicologa, psicoterapeuta, logopedista, esperta in analisi applicata del comportamento (ABA-VB) dell’equipe Centro Autismo di Fano e Maria Vittoria Pecoraio, del gruppo Premedia Opifer, terapista della neuropsicomotricità dell’età evolutiva. I presenti hanno ascoltato con attenzione e curiosità le spiegazioni dei relatori, correlate da video e da esempi pratici con persone del pubblico per far entrare meglio i partecipanti nell’ottica degli psicologi. Tutti i docenti hanno evidenziato l’importanza del rinforzatori, cioè l’oggetto, la musica, il cibo, che il bambino autistico desidera in quel momento perché gli piace o perché ne sente effettivamente la necessità. Il rinforzatore serve all’educatore come “premio” che viene consegnato al bambino autistico quando dice o fa correttamente le cose che gli sono state richieste.

LE PAROLE DEGLI ORGANIZZATORI – “L’evento è stato voluto con forza dalla nostra associazione – spiega Gianfilippo Di Benedetto dell’Associazione Omphalos – Testimoniare ancora una volta che con interventi precoci, strutturati e costanti, in cui si realizza una reale sinergia fra tutti gli attori che gravitano intorno al bambino (in primis la famiglia, ma anche la scuola) i risultati sono pressoché certi. La scuola ricopre in tutto questo un ruolo determinante. Tutto ciò che è possibile fare ora su questi bambini è un vero e proprio investimento per il futuro, è necessario che i nostri amministratori lo comprendano”. Soddisfatta Francesca Fraticelli, Direttrice Didattica della scuola ‘Speranza’: “Nella nostra scuola abbiamo un bambino autistico che viene seguito con la metodologia ABA, legata al recupero delle capacità relazionali di comunicazione. Importantissimi sono l’informazione, e la formazione. È molto importante che ci sia una diagnosi precoce dell’autismo, perché i risultati sono di certo migliori, non si può guarire, ma si può migliorare di molto la vita del bambino e della sua famiglia, è questo il nostro obiettivo, dare a loro una vita migliore”.