Nel 1967 il mondo era nel pieno delle rivolte giovanili. Erano anni di contestazioni, di ribellione e di svolta verso una nuova era di consapevolezza e libertà. Film e canzoni cavalcavano l’entusiasmo di una rivoluzione destinata a restare scolpita nella storia e nell’immaginario collettivo.
In quel contesto Mike Nichols, recentemente scomparso, diresse un lungometraggio che di quel clima politico aveva soltanto l’ombra che attraversava gli sguardi dei protagonisti. Eppure, anche grazie a quelle interpretazioni, viene tuttora annoverato tra i migliori cento film statunitensi dall’American Film Institute, oltre ad aver conquistato nello stesso anno il Premio Oscar e il Golden Globe.
Il laureato ebbe soprattutto il merito di consegnare al grande pubblico un giovane Dustin Hoffman, voluto personalmente da Nichols che, come dichiarato dall’attore stesso in un’intervista al David Letterman Show si pentì della scelta durante le riprese.
Hoffman interpreta Ben Braddock, ventunenne benestante di Pasadena, che torna nella sua casa borghese con una laurea in tasca e mille dubbi sul futuro in testa. Costretto in un mondo a cui non sente di appartenere, come simboleggiato ottimamente in una memorabile scena, viene sedotto dalla signora Robinson (Anne Bancroft), amica di famiglia e madre di Elaine (Katharine Ross).
Il ragazzo cederà alle avances della madre ma si innamorerà della figlia, e si troverà ad affrontare il proprio conflitto interiore verso una coraggiosa presa di coscienza.
Il laureato è una commedia che tocca marginalmente le questioni politiche, suggerite dallo sfondo e da alcuni passaggi dialogici, e affronta il tema della conquista di sé giocando molto su un’ironia mai banale.
A contribuire al successo della pellicola, oltre a scene memorabili tanto da essere citate persino nei cartoni animati, fu sicuramente la colonna sonora affidata al duo Simon & Garfunkel, autori di pezzi che proprio grazie al film divennero col tempo indimenticabili.
REGIA: Mike Nichols
ANNO: 1967
GENERE: Commedia
DURATA: 105 minuti