Amianto in Italia, per la precisione sono 33.610 i siti censiti che puntellano lo stivale. Il Ministero dell’Ambiente ha redatto il Piano Nazionale Amianto, la mappa dell’amianto sulla base dei dati forniti dalle singole regioni. Mentre i dati forniti da Calabria, Campania e Sicilia risultano incompleti, è possibile stilare un quadro generale sulla situazione amianto aggiornata al luglio 2014. La maggiore concentrazione è soprattutto nelle Marche e nell’Abruzzo (50% dei dati), e particolarmente lungo il versante adriatico.
RISCHI LEGATI ALL’AMIANTO – La produzione e lavorazione dell’amianto è fuori legge in Italia dal 1992. Il materiale è nocivo per la salute dell’uomo per la capacità di rilasciare fibre potenzialmente inalabili; l’esposizione a tali fibre è responsabile di patologie gravi ed irreversibili prevalentemente dell’apparato respiratorio. L’esposizione alle fibre di amianto, inoltre, è associata a malattie dell’apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare) e delle membrane sierose, principalmente la pleura (mesoteliomi).
BONIFICA AMIANTO – Lo stato delle bonifiche, riportato dall’Ansa, indica che sono 832 i siti bonificati, 339 quelli parzialmente bonificati con primi interventi di messa in sicurezza con le risorse economiche disponibili e 30.309 quelli ancora da bonificare. La presenza di eternit o di cemento-amianto interessa scuole, tetti di edifici pubblici, aree residenziali e industriali attive o dismesse. Spiccano casi di interesse nazionale come quelli di Broni-Fibronit (PV), Priolo-Eternit Siciliana (SR), Casale Monferrato-Eternit, Balangero-Cava Monte S.Vittore (TO), Napoli Bagnoli-Eternit, Tito-exLiquichimica (PO), Bari-Fibronit, Biancavilla-Cave Monte Calvario (CT), Emarese-Cave di Pietra (AO). Per questi, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha presentato una richiesta di quasi 360 milioni a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2014-2020.
EX AREA CARBON, LA QUESTIONE ASCOLANA
SMALTIMENTO – L’esaurimento delle discariche per lo smaltimento amianto (22 in Italia nel 2010) e la mancata costruzione di nuove portano all’esportazione dei rifiuti in Germania e Austria. In Italia è il Piemonte la regione che smaltisce la maggiore quantità di amianto con oltre 39mila tonnellate; delle 90 mila tonnellate di questi rifiuti smaltiti in discarica per rifiuti non pericolosi (secondo l’Ispra) circa 60 mila vanno nel Nord del Paese, poco più di 23 mila al Centro e 7 mila al Sud.