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Peter Parker, divenuto ormai Spiderman e sconfitto il Goblin, suo acerrimo nemico, non riesce a conciliare la sua vita privata con quella da super eroe: il dovere del costume non gli permette di portare avanti gli studi e di poter amare la donna della sua vita: Mary Jane, alla quale teme possa capitare del male se le rivelasse la sua segreta identità. Parallelamente, c’è il suo migliore amico, Harry Osborn, che ha perso il padre per colpa di Spiderman (senza sapere che suo padre, Norman Osborn, era in realtà il Goblin) al quale ha giurato vendetta. Intanto un’altra minaccia si affaccia sulla città di New York: Dottor Octopus.

CONSIDERAZIONI – Una definizione perfetta per questo film l’ho trovata nella recensione di MyMovies:  “un blockbuster d’autore. Finalmente” E ha pienamente ragione. Hollywood ci ha sempre abituato a due cose: 1) il secondo film di una saga è sempre il più brutto, 2) le sceneggiature dei suoi film sono sempre al minimo sindacabile per poter far pensare poco, con espedienti a volte imbarazzanti. Spiderman 2 rompe questi due leggi dettate dall’esperienza: infatti la pellicola risulta essere molto superiore al primo film, che risultava molto “secco” e piatto e per la prima volta, escludendo i film di Batman di Tim Burton, abbiamo un film tratto da un fumetto che non è solo un’accozzaglia di effetti speciali e combattimenti, bensì una pellicola con un forte corpus narrativo alla base. Infatti il film si basa, oltre al fatto che in circolazione c’è un nuovo supercattivo, sul fatto che l’identità “Spiderman” sta soffocando e mettendo in pericolo, quella di “Peter” che vorrebbe amare la donna della sua vita e portare avanti normalmente sua vita senza dover mettere a repentaglio quella delle persone care che gli stanno vicino. Nel film è rispettato e rappresentato quel “dramma ” che sta alla base del fumetto di Stan Lee: un ragazzo normalissimo che si trova ad avere enormi responsabilità. Ad aggiungere poi azione al film, come giusto che sia, c’è il villian Doctor Octopus interpretato da un magnifico Alfred Molina che crea un malvagio molto teatrale e perfido. La regia di Raimi è sempre dinamica e ben curata, mostrando speso molte soggettive mozzafiato di Spiderman mentre volteggia tra i grattaceli. Ovviamente questo film non è esente da quella comicità gratuita che spesso spezza il pathos nei film hollywoodiani e ne è esente da quella spettacolarità e trovate visive create ad arte per tener incollato a forza lo spettatore, però Spiderman 2 risulta un film perfetto su ogni punto di vista, migliore del suo predecessore, che mostra allo spettatore una duplice lettura nella trama, trama che rispecchia, magari non fedelmente ma in buona parte, la drammaticità e la psicologia del fumetto. E poi ovviamente c’è l’azione.

PIACERÀ – a chi vuole godersi un ottimo film d’azione e agli amanti del tessi ragnatele che si aspettano dal film non la solita minestra ma una pellicola coinvolgente che, nel limite di una produzione hollywoodiana, tratta il lato psicologico di Spiderman

NON PIACERÀ – ai non amanti dei film d’azione sui super eroi.

SPIDERMAN 2

REGIA: Sam Raimi

 

SCENEGGIATURA: Alvin Sargent

ANNO 2004

CON Toby Maguire, Alfred Molina, Kirsten Dunst, James Franco, J.K. Simmons, Willem Dafoe