ASCOLI PICENO – Appena cinque anni fa solo due imprese su tre, fra gli associati Cna, avevano una connessione internet e usavano regolarmente la loro casella di posta elettronica. Alla fine del 2013, questa proporzione è diventata di nove imprese su dieci. È Sandro Gregori, presidente provinciale di Cna Comunicazione e Terziario avanzato, a sintetizzare un vertiginoso sviluppo di questi ultimi anni in fatto di informatizzazione e digitalizzazione delle piccole e medie imprese.
SVILUPPO E INFORMATIZZAZIONE – “Ma la strada da percorrere – aggiunge Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli – è ancora lunga”. Fondamentale quindi approfittare per i finanziamenti per la digitalizzazione delle Pmi previsti da Destinazione Italia che consentiranno di ottenere un voucher fino a 10mila euro per l’acquisto di software, hardware o servizi finalizzati a migliorare l’efficienza aziendale, modernizzare l’organizzazione del lavoro, sviluppare soluzioni di e-commerce, connessioni a banda larga, collegamenti a internet. Digitalizzazione e informatizzazione, infatti, è una strada intrapresa e obbligata, con ancora tanti chilometri da percorrere.
I NUMERI – Le ultime rilevazione Cna Ascoli tra i propri associati hanno registrato che il 95,7% delle imprese sopra i 10 dipendenti hanno ormai una connessione internet, mentre la percentuale sale a 99% per quelle con più di 50 dipendenti e scende a meno del 90% se invece si considerano le aziende con meno di 10 dipendenti. Fra queste piccole, poi, solo il 67,3% ha un sito web dedicato alla propria azienda e ai propri prodotti e appena il 24% utilizza per promuovere la propria attività i social network. Le piccole e piccolissime imprese hanno ancora molto da fare soprattutto in materia di e-commerce.
I VOUCHER PER L’INFORMATIZZAZIONE – La possibilità di utilizzare dei voucher, per un valore massimo di 10mila euro, rappresenta una passo fondamentale per le aziende. “I voucher saranno concessi – spiega Massimo Capriotti, direttore di Fidimpresa Marche, pronta a informare e guidare gli imprenditori interessati a intercettare questa misura – nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili e tutte riconducibili alla digitalizzazione dell’impresa. Sono ammissibili le spese, sostenute dopo l’assegnazione del voucher, per l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistici, nonché alcune spese accessorie, purché strettamente correlate agli ambiti di attività, e spese per la partecipazione a corsi di formazione”.