SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una buffa storia quella avvenuta nel Comune di San Benedetto del Tronto, a farla notare il Movimento 5 Stelle. Il gruppo, tramite il suo rappresentante Marucci, aveva presentato nel Consiglio comunale del 25 settembre una mozione riguardante la legge 222/1985 che regolamenta l’otto per mille.
LA PROPOSTA – Con questa proposta si proponeva, su emendamento del M5S alla legge di Stabilità 2014, di estendere i benefici dell’otto per mille (oltre a interventi per fame del mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e conservazione dei beni culturali) anche alla ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica.
LA STRANEZZA – In Consiglio è stata nettamente bocciata non solo dalla maggioranza, ma anche dall’opposizione. Ma la storia buffa sta nel fatto che, a distanza di qualche giorni, il sindaco Giovanni Gaspari abbia inviato una richiesta di contributo a valere sulla quota otto per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a diretta gestione statale per l’anno 2014 proprio per ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica.
IL NODO AL PETTINE – La struttura beneficiaria di questo possibile bonus potrebbe essere l’ex tribunale e futura scuola Curzi. “Denunciano quella che consideriamo a tutti gli effetti una scorrettezza politica da parte di quasi tutti gli esponenti di questa Amministrazione – commentano Marucci, Gambini e Giorgini -. Il nostro è un lavoro di opposizione sì, ma portiamo anche delle idee che potrebbero essere accettate perché giuste e condivisibili. Invece ci troviamo di fronte a un boicottaggio permanente”.