ASCOLI PICENO – Quarantadue apparecchi salvavita per i diciassette Comuni di propria competenza. Si è svolta questo pomeriggio in sede la cerimonia di consegna e presentazione dei defibrillatori donati dal Bim Tronto ai sindaci del Piceno. “Siamo qui a consegnare i 42 apparecchi – ha detto il presidente Luigi Contisciani – che vanno a perfezionare il forte investimento fatto nel comparto del sociale. Per esso quest’anno abbiamo speso circa 146mila euro, promuovendo soprattutto la sanità. Penso che il nostro sia un ruolo importante che deve dare sempre di più ai nostri cittadini la possibilità di essere alla stregua degli altri marchigiani. Siamo un valore aggiunto per la comunità e ne andiamo orgogliosi. I defibrillatori sono strumenti semiautomatici e pronti all’uso, ne abbiamo destinati diciassette all’area montana, tredici alla vallata e dodici ad Ascoli e San Benedetto, per una spesa complessiva di oltre quarantamila euro”.
COME FUNZIONA L’APPARECCHIO – Per ogni strumento ciascuna amministrazione ha abilitato quattro persone per l’utilizzo in sicurezza. “Si tratta di un defibrillatore semiautomatico – ha aggiunto il tecnico della Philips, Silvia Piccioni, che ha dato una dimostrazione pratica della semplicità di uso della strumentazione -, l’unico strumento salvavita nel caso di arresto cardiaco”. Un defibrillatore semiautomatico determina automaticamente se per il ritmo cardiaco che sta analizzando sia necessaria una scarica, e seleziona il livello di energia necessario. L’utente che lo manovra non ha la possibilità di forzare la scarica se il dispositivo segnala che questa non è necessaria. Il funzionamento avviene per mezzo dell’applicazione di placche adesive sul petto del paziente. Quando tali elettrodi vengono applicati al paziente, il dispositivo controlla il ritmo cardiaco e – se necessario – si carica e si predispone per la scarica. Quando il defibrillatore è carico, per mezzo di un altoparlante, fornisce le istruzioni all’utente, ricordando che nessuno deve toccare il paziente e che è necessario premere un pulsante per erogare la scarica. Dopo ciascuna scarica, il defibrillatore si mette in “attesa” ed effettua nuovamente l’analisi del ritmo cardiaco e se necessario la scarica.
GLI INVESTIMENTI DEL BIM NELLA SANITA’ – Solo nel 2014 l’ente ha stanziato ben 146mila euro per il comparto sanitario. Tra gli interventi: l’acquisto di un ecografo per le unità operative di rianimazione e anestesia dell’Ospedale Mazzoni di Ascoli, del valore di 30mila euro, il rinnovo del progetto di tele-cardiologia nei comuni di propria competenza, l’acquisto di un elettromiografo e di un rianimatore neonatale per l’Ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto. Importante anche il supporto al finanziamento della ricerca scientifica, destinando diecimila euro alla borsa di studio Cadasil, relativa al progetto “Diagnosi molecolare di malattia genetica a trasmissione autosomica dominante”, finalizzata a indagare cause e diagnosi della particolare e rara malattia genetica che colpisce diversi soggetti residenti nel solo Piceno. Molti, insomma, i progetti a favore della comunità. “Sosteniamo il comparto della sanità locale perché – ha concluso il presidente Contisciani – in questo modo valorizziamo e aiutiamo l’intera comunità di nostra competenza. Troppo spesso il pubblico non riesce più a provvedere alle proprie esigenze e diventa nostro compito, allora, aiutarlo. Il nostro obiettivo è sostenere il progresso economico e sociale delle popolazioni”.