ASCOLI PICENO – E’ già operativa la Pet, autentico nuovo fiore all’occhiello dell’ospedale Mazzoni. Anche se ufficialmente il taglio del nastro, alla presenza del Presidente della Regione Spacca e dell’assessore alla Sanità Mezzolani, ci sarà nel pomeriggio di giovedì si è già partiti con i primi pazienti che stanno rodando, come spiega il direttore di Medicina Nucleare Alfonso Berbellini, il nuovo macchinario di diagnostica soprattutto nell’ottimizzazione dei tempi necessari per ogni visita. L’obiettivo è che la Pet entri in funzione a pieno ritmo nell’arco di 2/3 mesi, estendendo poi il suo utilizzo anche verso altre patologie.
DEL MORO E CANZIAN – Non nascondono naturalmente grande soddisfazione il direttore dell’Area Vasta 5 Massimo Del Moro e il Vicepresidente regionale con delega al Piceno Antonio Canzian. “Con la Pet il territorio fa un grande passo in avanti – commenta Del Moro – ora gli abitanti del territorio non dovranno più spostarsi verso Ancona o Pesaro per fare una diagnosi. Dopo Ematologia ed Emodinamica sarà la terza attività di secondo livello presente, tra acquisto e collocamento il suo costo è stato di più di 2 Milioni di Euro finanziati totalmente dalla Regione. Se si pensa che poi sono in arrivo due nuove risonanze magnetiche ed un acceleratore lineare si arriva ad una spesa di circa 6 Milioni di Euro, ottenuti grazie ai fondi ricevuti da Roma dalle Marche in quanto regione virtuosa, l’unica in Italia assieme al Veneto, e subito reinvestiti a dimostrazione di quanta attenzione ci sia dalla Regione verso il Piceno”. Un arrivo quello dei nuovi macchinari che secondo Canzian va nella direzione di una sanità moderna, che secondo l’assessore si deve basare su una presenza di pochi ospedali ma fortemente dotati tecnologicamente e l’arrivo della Pet è simbolo di questo avanzamento.
COSA E’ LA PET – Tecnicamente il suo nome è Tomografia a emissione di positroni, dall’inglese Positron Emission Tomography da qui il nome Pet, ed è una tecnica di medicina nucleare e di diagnostica che, a differenza della Tac o delle Risonanze che forniscono informazioni di tipo morfologico, riesce invece a fornire informazioni di tipo fisiologico ottenendo così mappe dei processi funzionali all’interno del corpo. Non si tratta soltanto di un macchinario ma di un sistema diagnostico complesso utilizzato maggiormente nel campo oncologico, ma che ora è possibile sfruttare anche nello studio di alcune malattie neuro-degenerative, come l’Alzheimer, granulomatose, infettive ed anche nella cardiologia.