ASCOLI PICENO – “Noi ci troviamo in una situazione d’emergenza”. Lo ripete più volte Paolo D’Erasmo nel corso di presentazione della lista “Cambiamento ed Innovazione” che lo sosterrà nella corsa alla carica di Presidente della Provincia nelle inedite per la modalità elezioni del prossimo 12 ottobre. Un grido d’allarme quello dell’ex sindaco di Ripatransone che riguarda lo situazione finanziaria della Provincia, con le casse che sembrerebbero essere vicino al prosciugamento, annunciando che in caso di vittoria sarà necessario la consulenza di massime professionalità, con alle spalle esperienze simili, per cercare di porre rimedio a questa situazione di grande criticità. Contro D’Erasmo il centrodestra ha presentato anch’essa una lista, che vede la presenza dell’attuale assessore provinciale alla Cultura Andrea Antonini, senza però presentare alcun candidato alla presidenza. Una scelta questa probabilmente dettata dal fatto che l’elezione di D’Erasmo, che può vantare dell’appoggio di ben 27 sindaci su 33, ormai sembra più che scontata.
LA SQUADRA – Sono otto, sei uomini e due donne, i componenti della lista che è espressione di una coalizione di centrosinistra formata da Pd, Udc e Psi. Una lista, come spiega D’Erasmo che è una rappresentazione di tutta la territorialità frutto di una campagna d’ascolto iniziata in estate e del supporto dei partiti. Della squadra fanno parte il consigliere comunale di Ascoli Valentina Bellini, Bruno Menzietti ex sindaco di Monteprandone, il consigliere provinciale uscente Sergio Corradetti, Silvano Evangelisti consigliere comunale di San Benedetto, Riccardo Morelli consigliere comunale di Montefiore, Alberto Antognozzi consigliere comunale di Comunanza, Stefano Novelli consigliere comunale di Grottammare e Lucia Quaglia consigliere comunale di minoranza a Colli del Tronto.
RISCHIO DEFAULT – “Il momento è molto difficile – spiega D’Erasmo – e c’è molta preoccupazione per la tenuta dei conti della Provincia. Ad oggi ancora non sappiamo i dati certi del bilancio che, come sollecitato dalla Corte dei Conti, doveva essere presentato ad inizio anno per avere sotto controllo l’andamento dei flussi d’entrata mentre ora siamo quasi ad ottobre e ancora non si è visto nulla. Nel caso di vittoria la prima cosa sarà naturalmente quella di evitare il rischio di default, che sarebbe un’autentica mazzata sulle spalle dei cittadini che vedrebbero aumentare di molto la pressione fiscale. Per prima cosa faremo la radiografia al bilancio per vedere come si possa mettere in sicurezza, probabilmente sarà necessario avvalersi della consulenza di professionalità esperte della materia. Ma oltre alle finanze tanti sono i problemi a cominciare da Relluce dove bisogna trovare subito una soluzione che deve essere pianificata assieme all’ATA. Poi c’è la questione della messa in sicurezza delle strade provinciali dove manca la segnaletica orizzontale e che ancora in alcuni punti sono intralciate da frane risalenti a dicembre 2013. Sempre su questo tema noi siamo contro gli autovelox, è stato firmato un accordo di cinque anni e noi andremo a studiare il contratto per vedere se ci sono vie d’uscita ma sicuramente non ci si potrà permettere un nuovo contenzioso“.