ASCOLI PICENO – Il 12 ottobre si conoscerà il nome del nuovo presidente della Provincia che per la prima volta non sarà eletto dai cittadini bensì da rappresentanti dei singoli Comuni. Il PD candida Paolo D’Erasmo, già ex sindaco di Ripatransone, attuale consigliere provinciale. Pochi e chiari i suoi punti programmatici, esposti in una nota.
“Ad un mese dalle elezioni che porteranno al rinnovo della Provincia di Ascoli Piceno non posso esimermi dal fare un bilancio dell’attività svolta su tutto il territorio provinciale con tanti incontri e momenti di ascolto e confronto con sindaci, amministratori locali e cittadini. Non credo di esagerare dichiarando che nei Comuni del Piceno c’è voglia di cambiamento, desiderio di maggiori attenzioni ai problemi reali e l’esigenza di migliorare e rafforzare i rapporti tra l’Istituzione provinciale e quella comunale.
È tempo di tornare a progettare insieme al territorio, è necessaria una nuova impostazione del governo dei territori, di un rinnovato e innovativo modello di governance. Nei cinque anni passati il ‘governo alla giornata’ della Provincia di Ascoli Piceno ha portato solo alla decadenza del territorio. Ribadire la scarsa attenzione dell’amministrazione Celani per i territori vuol dire ricordare le condizioni disastrose delle strade provinciali, l’inesistente progettualità in materia di edilizia scolastica e di rifiuti, la totale assenza di programmazione e pianificazione territoriale di coordinamento, la sciagurata scelta di installare rilevatori di velocità in zone della provincia molto trafficate solo per fare cassa.
Mettere le mani nelle tasche dei cittadini, non è e non può essere un modo per risanare un bilancio provinciale ingessato e a rischio default. Per nulla sano! E la cosa che stupisce è che in questi giorni a Palazzo San Filippo si sta profilando la possibilità di significativi riconoscimenti ai dirigenti provinciali, ben dieci! Mi auguro di no, ma se così fosse, il divario tra l’Istituzione Provincia, le imprese, i cittadini e il territorio diverrebbe insanabile. È ora di cambiare passo. Con il progetto della nostra lista ci metteremo a lavorare seriamente progettando una politica di prossimità, più vicina ai cittadini e ai territori. Solleciteremo la Regione Marche e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti affinché si lavori per risanare la viabilità provinciale, in tema di rifiuti intendiamo dialogare e lavorare in sinergia con i Comuni per decidere come e dove la Provincia, al pari di tutte le altre delle Marche, deve pensare la sua discarica, non senza un maggiore impegno prioritario nella raccolta differenziata che deve aumentare notevolmente rispetto ai risultati raggiunti fino ad oggi. In materia finanziaria di certo eviteremo di rimpinguare le casse provinciali mettendo le ‘mani nelle tasche’ dei cittadini ma ragioneremo su una razionalizzazione della spesa pubblica che possa però sempre far attenzione ai bisogni, le aspettative e le istanze di un’intera comunità provinciale”.