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ASCOLI PICENO –La tutela dell’oliva all’ascolana passa attraverso gli ascolani, che mossi dalla volontà di sostenere il proprio territorio e valorizzare i suoi prodotti presenta la nascita dell’associazione Vivalaliva. Dietro questa associazione culturale ci sono otto soci fondatori, persone con competenze diverse e scevre da interessi economici; un gruppo di persone, insomma, che condividono la storia del Piceno e di Ascoli e intendono reagire all’indebolimento del patrimonio storico e culturale, comprese le peculiarità agronomiche del Piceno.

Flavia Cenciarini, Francesco Di Matteo, Micaela Girardi, Maria Teresa Granato, Francesco Lucidi, Mauro Mario Mariani, Simona Sestili e Luciano Speranza. Da loro l’intento di diffondere una piena conoscenza della coltivazione dell’oliva tenera ascolana, promuovere la coltivazione della terra ascolana con il prodotto di denominazione di origine protetta, tutelare la sicurezza e la qualità alimentare e incentivare nuove iniziative di ricerca e sviluppo.

Vivalaliva, dunque, vuole sostenere la centralità di Ascoli e il suo ruolo di guida nella difesa del prodotto ascolano, sin da suo nome, stimolando tutte le istituzioni pubbliche, che sino ad oggi sono state poco attive, ad avviare iniziative ben costruite ed efficaci al fine di favorire un nuovo modello di sviluppo economico.

Dopo sei mesi dalla nascita di Vivalaliva, l’associazione ha apportato alcune modifiche agli organi direttivi per apprestarsi ad avviare le attività programmate. Il presidente dell’associazione è Maria Teresa Granato, a Flavia Cenciarini il ruolo di vice presidente mentre a Luciano Speranza le mansioni di segretario. Francesco Lucidi è stato eletto presidente onorario. Dopo aver incontrato il presidente del Consorzio della Dop oliva tenera ascolana del Piceno professor Leonardo Seghetti, seguiranno costanti aggiornamenti per la tutela e la promozione del prodotto territoriale.

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