Il rapporto tra uomo e macchina ha sempre incuriosito i cineasti, che si sono divertiti negli anni a immaginare l’era in cui i computers avrebbero preso il sopravvento. Ma il cliché più utilizzato è sempre stato quello dello scontro, uomo contro macchine, per il dominio dell’uno sull’altro.
Spike Jones, nel suo ultimo film fa cadere l’ultimo tabù, immaginando non solo una convivenza pacifica tra i due mondi, idea peraltro che non avrebbe rappresentato una novità assoluta, ma spingendosi oltre, fino al reciproco scambio di sentimenti ed emozioni.
In un futuro prossimo non meglio definito, Theodore (Joaquin Phoenix), separato dalla moglie a cui non vuole ancora concedere il divorzio, lavora per un’azienda che si occupa di scrivere lettere per conto di altre persone, e passa la propria vita in solitudine tra chat e videogiochi. Dopo aver installato nel pc un rivoluzionario sistema operativo dotato di intelligenza artificiale avanzata, che parla con voce femminile e si fa chiamare Samantha, si troverà ad interagire completamente con lei, fino al punto di innamorarsene.
Gli spunti interessanti ci sono, e costituiscono la base delle recensioni entusiastiche che hanno portato il film a vincere il premio Oscar per la migliore sceneggiatura.
La fantascienza entra nel film non come elemento principale, ma come pretesto per raccontare una storia profondamente psicologica. Lei è un film sui rapporti umani, sulla solitudine, sul passato come esperienza che troppo spesso preclude le porte del futuro.
In quest’ottica, il gioco delle parti tra uomo e macchina crea una reciprocità che fa evolvere i due mondi l’uno nell’altro, modificandone gli schemi.
I limiti evidenti del film sono però in ciò che appare come un lento trascinarsi nel melodramma, esaurendo quasi subito le cose da dire, per dilatarsi poi in dialoghi e situazioni non sempre originali e a tratti paradossali.
Resta comunque la sensazione di un buon film, seppur non eccelso, capace però di regalare immagini di un futuro tristemente plausibile, in cui l’uomo è sempre più avulso dalle emozioni reali, a vantaggio di una virtualità che pur legandolo a tutto il mondo lo lascia inevitabilmente solo.
REGIA: Spike Jones
ANNO: 2013
GENERE: Drammatico
DURATA: 126 minuti