GROTTAMMARE – Maltrattamenti a bambini e ragazzi autistici fra gli 8 e 20 anni, picchiati e tenuti a forza in una stanza di contenimento. Questa l’accusa che pesa su cinque educatori di una nota struttura socio-educativa e riabilitativa di Grottammare, in carcere a seguito di un’operazione condotta dai Carabinieri.
Dopo aver raccolto degli indizi preliminari, i militari hanno avviato le intercettazioni video nelle varie zone della struttura. Le indagini hanno prodotto una serie di immagini video che documentano numerosi episodi di aggressione fisica e psicologica ai danni di bambini e ragazzi autistici, aggravati dall’uso di una stanza di contenimento per sopire e punire le vivacità dei disabili (metodologia abolita con la riforma sul trattamento delle malattie psichiatriche del 1978).
Il Comune di Grottammare, a nome del sindaco Enrico Piergallini, si costituirà parte civile nell’eventuale provvedimento che partirà sulla vicenda. Tutto il Piceno, in realtà, è rimasto sconvolto dalla notizia diffusa quest’oggi; la struttura, infatti, è convenzionata con diversi comuni del Piceno. “Attendiamo gli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Fermo, poi valuteremo se costituirci parte civile, e come noi gli altri Comuni della rete”, fa sapere il sindaco di Grottammare.
Oltre al comune capofila, fanno parte della rete di convenzioni anche Monsampolo del Tronto, Cupra Marittima, Monteprandone, San Benedetto, Castel di Lama e Spinetoli (tutti della provincia di Ascoli Piceno). Il centro diurno per ragazzi accogliere bambini e ragazzi autistici del comprensorio, è da sempre stata presentata come fiore all’occhiello e un progetto sperimentale con interventi educativi comportamentali. Venivano inviati report trimestrali per informare l’andamento dell’operato della cooperativa e erano stati diffusi questionari alle famiglie, ma mai era emersa una tale situazione. L’ultima riunione il 24 maggio scorso alla presenza di tutti gli interessati.
Non tardano nella serata di martedì le parole della difesa.