ASCOLI PICENO – Non tutti condividono la direzione che sta prendendo la discussione politica, all’interno del Pd piceno, ed ecco che l’architettura istituzionale del partito, sembra non reggere più. Constatato che sembra lontana la quiete dopo la tempesta, in casa Pd, sembrano tuoni e fulmini le dichiarazioni del consigliere Comunale Pd, Stefano Corradetti, durante la conferenza stampa tenutasi oggi, nella segreteria provinciale del partito democratico. “Debbo constatare che ancora oggi la linea politica del partito democratico provinciale, nonostante il disastro politico della consegna alla destra della Provincia e del Comune di Ascoli Piceno, non sia cambiata rispetto a quella del 2009”, così inizia l’intervento Corradetti.
ATTACCHI IRRESPONSABILI – “Mentre allora i nostri dirigenti guidati da Luciano Agostini non passavano giorno nel pensare a come fare per abbattere la Provincia guidata da Massimo Rossi, oggi è del tutto evidente non passano giorno sul pensare su come fare, per attaccare la Regione, governata dalle forze democratiche e quindi indirettamente anche a chi, regolarmente eletto, la rappresenta in questo territorio. Continuiamo in modo irresponsabile a fare da spalla alla Destra e dopo tre anni di sonno profondo a ridare fiato all’attuale presidente della Provincia Piero Celani”.
RIFLESSIONI POLITICHE – “Se come afferma Mandozzi le infrastrutture terminano a Civitanova, ne chieda le ragioni a chi ci ha rappresentato negli ultimi 10 anni lo stesso Mandozzi. Ultima e triste nota infine è per la conduzione del partito democratico, da parte del segretario Antimo Di Francesco. Si è presentato come colui che avrebbe condotto il partito senza condizionamenti, e ripristinando un effettiva unità del partito. Ebbene devo constatare che purtroppo ha fatto l’esatto contrario: ha abbandonato totalmente i suoi intendimenti, e si è messo a completa disposizione di un gruppo che ha prodotto danni incalcolabili per il centrosinistra di questo territorio”.