Articolo
Testo articolo principale

ASCOLI PICENO – Non è stata solo la pioggia e il tempo incerto a guastare la prima parte della decima edizione di Fritto Misto. L’evento, tuttora in corso, ha indubbiamente richiamato un gran numero di turisti, che hanno affollato le strutture ricettive e invaso le strade del centro nello scorso fine settimana. Un dato di come la kermesse si possa ormai ritenere un brand consolidato, capace di sedurre ed attirare un pubblico piuttosto eterogeneo, dalle famiglie alle comitive di ragazzi. Bene la promozione quindi, ottime le specialità sia da mangiare che da degustare, da rivedere invece tutto il contorno. Una città come Ascoli può e deve diventare un forte centro di attrazione turistica. I suoi tesori culturali e paesaggistici sono assolutamente unici, basti pensare al travertino, ai ponti romani, alle torri e ai palazzi medioevali fino ad arrivare all’incredibile varietà paesaggistica, con l’immediata vicinanza del mare e di due parchi montani, oltre a San Marco, un colle come se ne trovano ben pochi in Italia. Per questo è stato un errore non affiancare ad una manifestazione capace di richiamare tanta gente come Fritto Misto una serie di eventi collaterali che, oltre ad arricchire l’offerta generale, valorizzassero ancor di più la bellezza del centro storico.

 

C’è uno splendido teatro, c’è un auditorium nuovo di zecca, c’è Piazza del Popolo che è un gioiellino, senza grandi esborsi di bilancio la sera si potevano organizzare concerti, rappresentazioni e spettacoli anche solo coinvolgendo le tante compagnie cittadine, come la Compagnia dei Folli per citarne una. Sarebbe stato un ulteriore modo di far conoscere ed apprezzare ancor di più il grande patrimonio culturale ed artistico della città, oltre che proporre ai turisti anche un dopo cena così che, dopo aver saziato il corpo, deliziassero anche lo spirito. Il passaparola è sempre il miglior veicolo pubblicitario. Altra nota dolente sono i tanti cantieri aperti. Tra Corso mazzini e Piazza Ventidio Basso una buona fetta del centro risultava off limits ai visitatori che, nonostante la corsa sul trenino, sono rimasti all’oscuro di molti scorci cittadini normalmente irrinunciabili. Anche qui si poteva far meglio ed anche se è vero che sbagliando si impara, se Ascoli vuole veramente imporsi come meta turistica deve iniziare a comportarsi da tale.