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ASCOLI PICENO – Il nuovo Conto Energia rischia di penalizzare lo sviluppo della Green Economy nel Piceno. A lanciare l’allarme è il Distretto delle Energie del Piceno che ha elaborato dei dati diffusi dalla GIFI – Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane.

Secondo questo studio nel mese di marzo il 6.4% della domanda elettrica è stata soddisfatta dal fotovoltaico. Con 23 GWp, come stabilito dal 4° Conto Energia, questa quota supererebbe il 10% contribuendo parallelamente a calmierare il prezzo dell’elettricità nelle ore di picco per effetto peak shaving. Si calcola che nel solo 2011 questo fenomeno abbia permesso di risparmiare 400 milioni di euro e con oltre 18.000 addetti diretti, 100.000 considerando anche l’indotto.

FOTOVOLTAICO ENORME OPPORTUNITA’ – Inoltre con il 16% della produzione mondiale di inverter, l’industria fotovoltaica italiana ha generato investimenti privati di circa 40 miliardi di euro nel 2011, a fronte dei 140 miliardi di euro di incentivi nell’arco di venti anni, le casse dello Stato beneficeranno di un corrispettivo fiscale di circa 20 miliardi di euro. “Di fronte a questi dati è chiaro come il fotovoltaico sia un un’enorme opportunità – ha commentato Giovanni Cimini Presidente del Distretto delle Energie del Piceno – dunque va in controtendenza il decreto firmato recentemente dal Governo con il quale vengono poste delle basi per il rapido dissolvimento della filiera nazionale”. Il Distretto Piceno sottolinea la necessità di sostenere con adeguati incentivi la produzione di energia da fotovoltaico in quanto l’incentivo serve per traghettare la tecnologia verso la piena competitività e permettere al Paese di godere dei relativi benefici siano essi di tipo energetico che di natura occupazionale, economica, ambientale e sulla salute.

NUOVA STRATEGIA – Secondo ANIE/GIFI, così come per gli imprenditori del Distretto aderenti al GIFI, il 5° Conto Energia dovrebbe entrare in vigore non prima del 1 ottobre 2012 in modo da salvaguardare i diritti acquisiti. Dovrebbe essere strutturato senza registri ma con un sistema che al crescere della potenza installata preveda la diminuzione dell’incentivo. Tale riduzione dovrà essere in linea con l’obiettivo dei 7 miliardi annui, sostenibile per l’investimento e adattato ai reali prezzi di mercato in modo da garantire i finanziamenti degli impianti in un momento in cui il costo del debito è raddoppiato. Con l’ottica di premiare gli impianti virtuosi e lo sviluppo tecnologico, il 5° Conto Energia dovrà prevedere il premio per gli interventi di efficienza energetica, per la rimozione e la bonifica dall’eternit nonché il sostegno all’autoconsumo dell’energia prodotta.

GIOVANNI CIMINI – La proposta portata avanti dal GIFI, e condivisa dal Distretti Piceno, ha il duplice scopo di delineare da un lato l’uscita graduale dalla dipendenza dagli incentivi e dall’altra di preparare la strada ad un vero e proprio sviluppo industriale a lungo termine del comparto. “Sono stati individuati alcuni strumenti non monetari che permetteranno al settore di penetrare in maniera capillare nel territorio nazionale – ha spiegato il presidente Cimini – proponiamo dunque l’esenzione IMU per tutti gli edifici fotovoltaici ed un credito fiscale per famiglie e imprese che producono energia fotovoltaica ed altri strumenti che vanno nella direzione di una piena liberalizzazione del mercato elettrico e una competizione libera da incentivi”.