GROTTAMMARE – Con qualche piccola integrazione, il Regolamento per la disciplina temporanea di suolo pubblico è stato reso compatibile con le ultime disposizioni della Soprintendenza ai Beni architettonici e Paesaggistici delle Marche. Un passo, questo, che consolida il dialogo sulla tutela del paesaggio aperto nei mesi scorsi con l’Autorità paesaggistica.
La novità, approvata all’unanimità dal consiglio comunale di mercoledì scorso, riguarda la possibilità di utilizzare per tutto il 2014 i dehors, nell’attesa che l’ingegnere Marco Marcucci, responsabile del settore Urbanistica, e la Soprintendenza stabiliscano i nuovi modelli in linea con i principi di tutela contenuti del Codice dei Beni culturali. Presumibilmente, entro il 30 giugno, il Comune stilerà i modelli da adottare nel 2015. Grottammare è uno dei pochi comuni nelle Marche ad aver regolato la materia con uno specifico documento; e quest’opera di mediazione permette un confronto positivo con la Soprintendenza.
“In questo clima di incertezza normativa da un lato e di difficile congiuntura economica dall’altro, pensiamo di aver ottenuto un grande risultato, permettendo ai commercianti di continuare a svolgere attività all’aperto – afferma l’assessore alle Attività produttive Lorenzo Rossi – Questo Comune si è dimostrato lungimirante, dotandosi 5 anni fa di un Regolamento che resterà comunque una buona base per il futuro prospettato dalla circolare della Soprintendenza, che è arrivata nel mese di ottobre ed avrebbe avuto i suoi effetti già da quest’anno (vedi Ascoli, ndr) se la materia non fosse stata regolamentata in passato. Pertanto, abbiamo potuto prorogare le vecchie condizioni fino al 31 dicembre 2014 e, vista la qualità del nostro regolamento, abbiamo ottenuto dall’Autorità non la revisione sui singoli dehors ma l’apertura di un confronto sui modelli generali da adottare”.
Gli operatori commerciali interessati all’occupazione di suolo pubblico nel Comune di Grottammare sono 41 e possono già inoltrare domanda di concessione senza alcuna modifica rispetto allo scorso anno. L’adeguamento previsto a partire dal 2015 risponde agli obiettivi di tutela del paesaggio contenuti nel Codice dei Beni culturali. “L’augurio è che non ci siano troppi cambiamenti: – prosegue – sarà cura dell’Amministrazione far presente all’Autorità gli investimenti che gli imprenditori hanno compiuto in questi anni”. Coinvolto nel percorso anche l’Assessorato all’Urbanistica, data la particolare attenzione dell’Autorità Paesaggistica riservata all’arredo urbano presente nel territorio da più di 70 anni.