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ASCOLI PICENO – Cultura, tutti ne parlano e tutti la cercano. E proprio in virtù della conoscenza che forma la personalità e affina le capacità dell’uomo, la formazione diventa un passaggio essenziale, soprattutto per quelle attività che hanno a che fare proprio con la promozione culturale. In occasione dell’avvio del corso di alta formazione in Gestione della Libreria, giunto alla sua ottava edizione, il direttore tecnico Piero Rocchi fa tappa giovedì 20 febbraio alle ore 18 alla Libreria Rinascita di Ascoli Piceno per incontrare gli operatori culturali e quanti intendano entrare a pieno titolo nel mondo librario, ma anche per fotografare luci e ombre del mercato librario.

 

Il corso in Gestione della Libreria è promosso dalla Scuola Librai Italiani – Sli, realtà attiva dal 2006 e nata per iniziativa dell’Associazione Librai Italiani, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e della Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto. La scuola, insomma, vuole offrire i presupposti per avviare e potenziare il mercato librario italiano attraverso l’apertura di nuove librerie o allargando l’attività di quelle esistenti. “La Scuola Librai Italiani intende coprire un vuoto formativo del nostro paese – spiega Piero Rocchi – dove mancava una scuola di formazione per aspiranti librai che fornisse loro una preparazione completa, sia sotto il profilo teorico che sotto quello pratico”.

 

Oggi, infatti, non bastano più solo passione, scaffali, libri e contabilità; servono competenza e innovazione per far si che le persone continuino a frequentare e condividere i luoghi dei libri. Incontri con l’autore, degustazioni letterarie e momenti di scambio culturale potrebbero essere alcuni spunti per accendere i riflettori sul libro, soprattutto nell’era della liquidità e dell’acquisto online. “Il mercato del libro è profondamente cambiato, compresa la sua geografia. – ci spiega Rocchi – Oggi il libro si trova ovunque, esistono quelli economici e i contenuti digitali, poi ci sono gli sconti e zero spese di spedizione. Il concetto del libro deve essere ripensato e il libraio di domani deve fare i conti con la contemporaneità oltre che con le spese di gestione e affitto da pagare. Le iniziative che gravitano attorno alla libreria sono le condizioni necessarie e sufficienti per la vita dell’attività; il libraio deve uscire dalla propria libreria per far sì che i progetti sinergici legati al territorio possano divenire un punto di riferimento culturale nel territorio”.

Ebbene, in questa particolare congiuntura economica in cui nulla è più certo, ridare dignità a una professione può essere il giusto punto di ri-partenza per l’economia libraria, per la letteratura e per il libro. Il corso in Gestione della Libreria, come riporta il manifesto programmatico della Scuola, mira ad aprire gabbie da cui poter volare lontano e assume un impegno serio e preciso da impiegare nel lavoro e nella vita. In attesa dell’incontro del 20 febbraio alla Rinascita il direttore tecnico Piero Rocchi lancia un consiglio agli addetti ai lavori per districarsi nella vasta offerta libraria. “Serve socialità e consiglio, senza imporsi come giudice della letteratura; bisogna, piuttosto, istaurare una dialettica con chi entra in negozio e rispettare le sue scelte per non allontanare il lettore, perché qualsiasi cosa legga è pur sempre un lettore”.