MARCHE – A seguito dell’operazione Vertical Bio che ha intercettato 350mila tonnellate di falsi prodotti biologici, la Coldiretti Marche commenta l’operazione delle Fiamme Gialle di Pesaro e del Corpo Forestale volta a smascherare un’associazione che lavorava su campo internazionale immettendo nel mercato falsi prodotti biologici. Questo non è il primo caso che coinvolge la provincia marchigiana, confermandosi una truffa che potrebbe compromettere il settore agroalimentare, l’unico settore che a oggi fa segnare una crescita nonostante la diffusa crisi.
“Il blitz della Guardia di Finanza contro la maxitruffa sul biologico va a tutelare gli oltre trecento punti di vendita diretta attivi nella nostra regione e le duemila aziende che hanno scelto la coltivazione bio”, interviene in merito Coldiretti Marche. La filiera corta del biologico, che è in costante crescita nel territorio marchigiano, ha bisogno di garanzie di trasparenza per i consumatori e per le aziende, soprattutto a fronte di fenomeni criminali che danneggiano il settore. L’azienda pesarese coinvolta avrebbe immesso sul mercato 350mila tonnellate di falsi prodotti bio, in alcuni casi contaminati o ogm; i 150 uomini coinvolti nell’operazione hanno portato al sequestro di beni per un valore di circa 35milioni di euro.
Il consiglio della Coldiretti è quello di acquistare i prodotti biologici direttamente nelle aziende, nelle botteghe e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica che garantiscono l’origine nazionale degli alimenti in vendita. Sul territorio regionale, stando all’elaborazione dei dati Biobank, sono oggi presenti quasi 200 aziende che puntano sulla filiera corta, oltre a 37 agriturismi e ristoranti che servono pasti bio, 51 negozi specializzati, 4 gruppi di acquisto solidale e 11 mercatini. Insomma, un indotto di produzione, trasformazione e vendita che cresce del 6%; un trend confermato dall’analisi sulle coltivazioni, rilevando l’aumento per ortaggi (+12%), olivi (+6%) e cereali (+28) nella produzione biologica marchigiana, mentre tengono il bilancio frutta fresca e uva. Un settore che non può permesse retrocessioni.