SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Riserva Naturale Sentina stila il bilancio dell’anno che si sta per concludere e annuncia il fermento del 2014. Forti del progetto Life Natura Re.S.C.We. che ha garantito un nuovo aspetto e una consistente fruizione della zona umida rivierasca e della ricomposizione del Comitato d’Indirizzo della riserva in seguito alla legge regionale che ne ha rispristinato le funzioni, si sta lavorando – sotto la direzione coordinatrice di Sergio Trevisani – ai progetti 2014-2020 mirando a intercettare fondi regionali e, soprattutto, comunitari.
Ebbene, stando al Piano Pluriennale della Riserva Naturale Regionale Sentina, si prevedono in primis l’allestimento di un centro accoglienza nell’area protetta e una sorta di cooperazione agricola attraverso la quale formare gli agricoltori e promuovere progetti agroambientali per il Piano di Sviluppo Rurale. D’aiuto per la progettazione l’intesa con la Provincia di Ascoli Piceno, proprietarie del 70% della Sentina, dopo la chiusura a riccio a seguito dell’emendamento Perazzoli – come tiene a precisare il consigliere Marinucci. “Già dal 2014, quindi, si potrà garantire la collaborazione a favore della Riserva di tre unità operative – spiega il presidente Rocchetti – nell’ambito dell’assistenza tecnica e scientifica, dell’educazione ambientale e della manutenzione e monitoraggio”.
Alla conferenza stampa di questa mattina si è presentata una squadra ricca di professionalità propensa a scongiurare i tagli – annunciati al 40% – dalla Regione Marche ai danni di parchi e riserve. Un taglio insostenibile per la Sentina e incomprensibile dal momento che i fondi al verde marchigiano (70% ai parchi e 30% alle riserve) incidono dello 0,05% sul bilancio regionale.