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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’82% delle sigle sindacali regionali ritiene opportuno rivedere l’organizzazione del personale di guardia presente a turno fra i vari reparti. A parlare in questa occasione è Cimo, l’associazione sindacale medici dirigenti, e lo fa presentando un esposto alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno e Ancona firmato dal segretario regionale Luciano Moretti, accompagnato dai dottori Giusti, Turano e Piccinini.

 

Nell’ottica della riorganizzazione dell’Area Vasta e del sistema di reti cliniche è stato introdotto un sistema tampone per la figura del medico di guardia ritenuto non congeniale alla cura del paziente; al Madonna del Soccorso questo sistema, insomma, non seguirebbe le logiche competenze del personale medico ospedaliero. La guardia medica di unità operativa – stando ai punti snocciolati nell’esposto – dovrebbe rientrare nella gamma dell’assistenza minima, ancor più se l’ospedale è vocato all’emergenze; inoltre, “in attesa dei criteri generali da emanarsi a cura delle singole regioni per la realizzazione e l’ottimizzazione delle attività connesse alla continuità assistenziale e all’urgenza-emergenza”, i ruoli dovrebbero essere previste per tipologie assistenziali: ostetricia e pediatria con neonatologia, terapia intensiva e semintensiva e alta specialità.

 

Ma a San Benedetto del Tronto “non è stata attivata la guardia notturna presso la U.O.C. di Radiologia, il Dipartimento Medico e dal 5 ottobre 2013 è stata cancellata la guardia notturna del Dipartimento Chirurgico”. Questa riorganizzazione del personale dettata dal Direttore Sanitario esporrebbe “a pesanti responsabilità di natura civile e penale i dirigenti medici di Aree come quelli del Dea – Dipartimento di Emergenza Urgenza che accettassero di coprire la guardia notturna chirurgica non ricompresa nelle proprie attività contrattualmente dovute dalla propria area e disciplina, quindi fuori da ogni tutela assicurativa”.

Questo sistema di riorganizzazione dovrebbe rientrare nel piano dell’Area Vasta 5 che coinvolge il Madonna del Soccorso e il Mazzoni di Ascoli; due mezzi ospedali che stanno solo guardando al futuro ospedale unico, senza effettivamente esserlo. In ambito regionale, invece, prosegue la volontà di trovare una risposta unitaria alla questione; il 3 dicembre alle ore 11 a Torrette, infatti, si svolgerà la reunion di tutti i medici alla presenza dei rappresentanti sindacali per avviare un dialogo volto a tutelare i singoli ruoli e – come recano i manifesti e i volantini diffusi – “alla svolta a 180° o una nuova politica con nuovi soggetti”.