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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’ordine del giorno presentato in Consiglio comunale il 30 ottobre in cui si è chiesta alla Provincia la sospensione della procedura di riorganizzazione delle scuole superiori del territorio e alla Regione di non tener conto di eventuali richieste viene amaramente commentato dal presidente della Provincia Piero Celani, affiancato dall’assessore provinciale Antonini e i rappresentanti sambenedettesi Piunti e Ruggieri che assieme agli altri esponenti Pdl che il 30 hanno lasciato l’assise rifiutandosi di discutere un ordine del giorno inserito all’ultimo momento con il consenso del presidente consigliare Calvaresi.

 

“Un documento pretestuoso e strumentale, teso solo a parlare male dell’opposizione. – interviene Pasqualino Piunti – Il sindaco Gaspari e l’assessore Sorge (la prima ad accendere i riflettori sul caso del riordino degli istituti) non hanno mai partecipato alle commissioni”. Per arrivare a questa proposta d’indirizzo di riordino, infatti, sono state organizzate da settembre riunioni di valutazione con i presidi, i sindacati, i sindaci e gli assessori, ma San Benedetto è stato caratterizzato da un assordante silenzio, per il presidente Celani che annuncia l’invio di una lettera ricca di documentazioni e verbali a tutti i consiglieri sambenedettesi che potranno così avere una visione completa di quanto è stato fatto in un mese e mezzo di percorso.

 

Insomma, poco si è riuscito a cambiare in quanto i poli di rete sono stati bloccati, se non subito, in corsa; queste proposte non sarebbero state dei meri accorpamenti funzionali solo ad avere il numero necessario per garantire la presidenza dell’istituto, ma avrebbero ridisegnato la progettazione delle scuole unendo a livello ideale e non amministrativo. Il polo liceale non vedrà la luce. I dubbi espressi dai sindacati in commissione e i repentini cambi d’idea e d’umore degli insegnanti dell’istituto hanno convinto a lasciare le cose così come sono, rinunciando all’accorpamento dei licei sambenedettesi compreso quello ad indirizzo sportivo e lasciando il Liceo Classico unito all’istituto tecnico professionale di Cupra che poteva essere compreso al Fazzini (indirizzo geometra e turistico) di Grottammare. Sarebbero state sufficienti una telefonata e diverse e.mail inviate da un gruppo di insegnanti del Liceo Scientifico Rosetti a bloccare la proposta del polo liceale per altro già approvato con delibera dallo stesso Liceo della preside Fazzini.

Per quanto riguarda la scissione dell’Ipsaar di San Benedetto e Ascoli (attualmente con sede in un hotel) si prevede un continuo che vedrà l’accorpamento della sezione ascolana con l’Agrario e l’Iti di Ascoli per avviare un Polo tecnico di progettazione, servizi e automazione industriale nel comparto agroalimentare; su approvazione della Regione si potrà progettare con lungimiranza prevedendo accordi con i privati per incentivare l’alternanza scuola-lavoro. Questa seconda proposta della Provincia sarebbe stata messa in dubbio solo dalla rappresentanza studentesca, mentre il preside avrebbe accordato il procedimento riconoscendo però la prematurità.