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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È stato approvato, durante la seduta del Consiglio comunale del 30 ottobre, il regolamento di utilizzo delle due “Case dell’acqua” comunali posizionate in viale De Gasperi e in piazza Setti Carraro a Porto d’Ascoli. Le due strutture, realizzate con il contributo del Bacino Imbrifero del Tronto e del gruppo Gabrielli, entreranno in attività nelle prossime settimane ed erogheranno acqua potabile proveniente dalla rete, ma refrigerata e gassata. L’acqua potrà essere prelevata massimo 10 litri al giorno a persona a costi molto contenuti, che saranno resi noti successivamente, attraverso l’uso di una card ricaricabile.

Il consigliere Cinque Stelle Riego Gambini ha ribadito la contrarietà al progetto reputando che, con una giusta informazione sulla bontà dell’acqua del rubinetto o delle fontane pubbliche, anche sul sito del Comune dove non ci sono dati sulla qualità dell’acqua, non è necessario installare strutture a pagamento ma occorrerebbe sensibilizzare i cittadini a bere senza subire la pubblicità di ditte private che saranno trasmesse sugli schermi delle due strutture. Nella replica l’assessore all’Ambiente Paolo Canducci ha spiegato che l’iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini all’uso di acqua pubblica, evitare gli sprechi, permettere la manutenzione delle strutture attraverso un costo simbolico della card e coinvolgendo la grande distribuzione per ridurre la produzione di rifiuti provenienti dagli imballaggi.

Il punto è stato approvato, così come un emendamento in cui si specifica che le card potranno essere ritirate presso la sede comunale e/o gli esercizi convenzionati.