Articolo
Testo articolo principale

ASCOLI PICENO – Con “Un ballo in maschera” prosegue l’omaggio a Giuseppe Verdi per il bicentenario della nascita. Rappresentato per la prima al Ventidio il 26 novembre del 1865 con Vincenzo Sarti e Virginia Bacialupi, “Un ballo in maschera” è una delle opere verdiane meno note nella nostra città. Su libretto di Antonio Somma, a sua volta tratto dal libretto di Eugène Scribe per Daniel Auber “Gustave III, ou Le Bal masqué”, con gli amori e i tradimenti, stregoneria e intrighi, vendetta e perdono “Un ballo in maschera” mescola sapientemente ingredienti drammaturgici a cui Verdi diede vita in una partitura ricca di melodie divenute subito popolari che i critici annoverano tra le sue composizioni più mature. L’opera verdiana è ricca di brani famosi che la resero in breve molto famosa ed è legata, particolarmente, alla nostra città per la rappresentazione del novembre del 1941 con Beniamino Gigli, il cantor del popolo, diretto dal M° Giuseppe Baroni con Maria Pedrini e Liana Grani.

Importante l’allestimento che andrà in scena il 5 novembre. Dalla soprano Dimitra Theodossiou che i critici definiscono la Callas attuale, un fiore all’occhiello in questo in questo “Un ballo in maschera”, a Elisabetta Fiorillo, considerata la migliore interprete in Italia nel ruolo di Ulrica. Il tenore Roberto Iuliano è senz’altro uno dei migliori della sua generazione, già protagonista nello scorso mese di gennaio a Catania nel ruolo di Riccardo. Tra gli altri interpreti, “Renato” è il baritono coreano Carlo Kang con una grande carriera alle spalle, e Oscar è interpretata dal soprano leggero Paolo Cigna. L’Orchestra è la Filarmonica Marchigiana diretta da un beniamino del pubblico: il M° Attilio Tomasello. Il Coro è quello del teatro Ventidio Basso, diretto dal M° Giovanni Farina; un coro che sta crescendo anno dopo anno sempre di più. La regia è firmata da Renato Bonajuto, un giovane che si sta affermando nei maggiori teatri italiani e che recentemente ha diretto la Forza del destino a Pisa.