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ASCOLI PICENO – Un tunnel senza uscita. L’Ascoli non vince una partita ufficiale dal marzo scorso quando la squadra di Pergolizzi superò il Grosseto. Era marzo e da allora le sorti dei bianconeri somigliano più a un incubo. La retrocessione, la nuova squadra partita in ritardo, la guerra fredda tra tifoseria e società. E stasera nell’esordio casalingo la vittoria viene letteralmente buttata al vento con il rigore sciupato da Capece nel finale.

Si gioca in un clima surreale, probabilmente mai visto prima al Del Duca. Stadio quasi completamente vuoto, tribuna est chiusa, curva sud spoglia, quattro soli cartelloni pubblicitari. Gli ultras invece partono in 500 in corteo da piazza Immacolata qualche minuto prima delle 20.30 per poi arrivare sotto la tribuna centrale. Tanti i cori verso la proprietà invitata più volte ad andarsene, eloquenti gli striscioni tra cui “115 anni: vogliamo rispetto”, “A.A.A. cercasi società che rispetti questa città” e “Stanchi della vostra assenza… fuori dai coglioni questa dirigenza”.

RUSSO MIRACOLOSO – Pergolizzi cerca di mettere da parte l’insoddisfazione di gran parte della tifoseria affindandosi in porta all’ultimo arrivato Russo e rispolverando Scalise sull’out destro di difesa. Davanti Malatesta è preferito a Vegnaduzzo con Tripoli a Colomba a supporto. L’estremo difensore ripaga la fiducia di Pergolizzi esibendosi in due miracolosi interventi su Lamantia. Il Barletta, con quasi un centinaio di tifosi al seguito al Del Duca, dopo le due occasioni sciupate rischia di capitolare al 39′ quando Liverani è bravo a distendersi sul tentativo di Tripoli, il più vivace dei bianconeri.

MEGLIO IL BARLETTA – Brivido lungo la schiena di Pergolizzi al 13′ della ripresa quando la bordata del talentuoso D’Errico dai 25 metri si perde di pochissimo alla sinistra di Russo. Tre minuti più tardi è Mantovani su punizione a centrare in pieno la traversa. L’Ascoli cala come era nelle previsioni e Pergolizzi passa alla difesa a tre con l’ingresso di Scognamillo e avanzando Scalise e Giacomini.

DISASTRO CAPECEDopo l’espulsione di Pergolizzi, alontanato per proteste, Bianchi spreca la palla del vantaggio alzando troppo da due passi. Con il mister fuori, l’Ascoli si guadagna un calcio di rigore al 43′ grazie a Tripoli sgambettato in area. Ma a prendersi le responsabilit à è Capece, uno dei tre superstiti e tra i più contestati nella scorsa stagione. L’esito però è sconfortante, palla a lato e pioggia di fischi. L’appuntamento per gioire è ancora rimandato, chissà a quando.

ASCOLI – BARLETTA 0-0 (primo tempo 0-0)

ASCOLI (4-3-2-1): Russo; Scalise, Schiavino, Bianchi, Giacomini; Capece, Pestrin, Hanine (22′ st Scognamillo); Colomba, Tripoli; Malatesta (27′ st Vegnaduzzo). A disp. Piacenti, Gandelli, Scicchitano, Storani, Oddi. All. Pergolizzi.

BARLETTA (3-5-2): Liverani; Romeo, Camilleri, Di Bella; D’Errico, Cane (42′ st Cascione), Branzani, Mantovani (18′ st Legras), Prutsch; Lamantia (34′ st Picci), Cicerelli. A disp. Vaccarelli, Maccarone, Ilari, Ferreira. All. Orlandi.

ARBITRO: Giovani di Grosseto

AMMONITI: Hanine, Malatesta, Bianchi, Pestrin, Lamantia, Romeo

ESPULSO: Pergolizzi per proteste al 35′ st

NOTE: Spettatori 1351, recupero 1′ pt + 3′ st

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