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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Anche dall’onorevole marchigiano Luciano Agostini il sostegno alla causa del fermo biologico; firmata, infatti, l’interrogazione sul pagamento del fermo 2012, sul regolamento del fermo pesca 2013 e sulla possibilità di aprire una discussione tra marinerie e comunità scientifica per porre modifiche al fermo 2014.

 

Dopo le osservazioni avanzate dall’assessore Fabio Urbinati a sostegno del malcontento dei pescatori e la denuncia esposta nella trasmissione “Estate in diretta” affiancate dall’Arisap, si aggiunge il documento firmato al Governo da Agostini. Seppur da diversi anni il mese d’agosto è stato determinato come periodo ideale per ripopolare le specie tipiche del pescato adriatico, questa scelta di fatto impedisce la presenza di prodotti freschi e nostrani sulle tavole delle cittadine rivierasche proprio quando, per la presenza turistica, la richiesta è maggiore. Con la distinzione periodica delle due fasce adriatiche, inoltre, il fermo 2013 segna una netta distinzione tra l’alto e il basso Adriatico che va ad appesantire un settore già appesantito dalla forte crisi economica già accentuata dal prezzo del carburante.

 

Di fronte all’interrogazione, il Ministrero delle Politiche agricole e forestali dovrà dare risposta anche sul pagamento che la marineria sambenedettese sta ancora aspettando dal 2012, a differenza di tutta Italia, suggerendo piuttosto un piano che liquidi le varie realtà nello stesso periodo evitando discrezionalità. Raggiunta la capitale, la marineria potrà auspicare un dialogo che porti al ridisegno del fermo biologico perseguendo criteri scientifici e necessità professionali.