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Infatti può capitare di pubblicare, scrivere, postare sui forum comunicazioni di carattere personale che non riguardano la persona interessata, che potrebbero essere sottoposti a denuncia. I guai con la giustizia sono capitati a diversi cittadini statunitensi. Uno tra tutti Barret Brown che si trova in prigione dal 2012 in seguito ad una condanna da 105 anni applicata per aver scambiato informazioni in una chat collettiva, riguardanti una compagnia di intelligence. Un altro caso riguarda Justin Carter, un ragazzo che si trova in carcere per aver fatto un commento sarcastico che riguardava una sparatoria avvenuta in un asilo.

Una donna canadese dopo aver letto una sua dichiarazione sprezzante su Facebook ha deciso di denunciarlo ed ora si trova in carcere. Stessa cosa è avvenuta per un ragazzo che ha pubblicato un commento sarcastico su dei bambini scomparsi. Jordan Blackshaw e Perry Sutcliffe-Keenan invece sono stati condannati per aver usato Facebook per creare un gruppo di rivolta. In Bangladesh Muhammad Ruhul Amin Khandaker è stato condannato a 6 mesi di reclusione per aver dichiarato di voler vedere morto il Primo Ministro del Paese.