SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nell’ambito dei progetti di valorizzazione della Riserva Naturale Regionale Sentina, prosegue la produzione di ortaggi rossi; dopo la lattuga rossa si è iniziato a coltivare la cipolla. Il seme, rintracciato in alcuni terreni di Pedaso, è stata trapiantato nell’antichità in Sentina e lo scorso anno sono stati ricoltivati in via sperimentale.
Grazie alla disponibilità del giovane agricoltore Rinaldo Di Lorenzo e all’impegno del presidente della Riserva Sentina Sandro Rocchetti si è proseguito nello sviluppo su larga scala di queste coltivazioni a basso impatto ambientale e derivanti da semi antichi di cipolla rossa. “Stiamo stringendo accordi con un gruppo di distribuzione agroalimentare locale – spiega Rocchetti – per vendere la cipolla rossa nei supermercati del territorio come ortaggio a km zero. Abbiamo anche pensato di contattare un’azienda agroalimentare che si occupa della lavorazione industriale degli ortaggi per far utilizzare la cipolla rossa in prodotti confezionati come minestroni e zuppe”.
“Siamo convinti che il futuro della Riserva oltre che per il turismo naturalistico – dichiara l’assessore all’ambiente Paolo Canducci – passi anche dalla valorizzazione delle colture che anticamente venivano coltivate nell’area. Grazie all’impegno di giovani agricoltori che con le loro fatiche riescono a tenere in piedi il settore, siamo sicuri che la Sentina offrirà anche opportunità lavorative a quanti vorranno investire in progetti di sviluppo dell’agricoltura biologica”.