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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È a firma del consigliere Cinque Stelle Riego Gambini l’esposto che denuncia “gravi notizie riguardanti la sospensione del monitoraggio della qualità dell’aria per mancanza di manutenzione della centralina di rilevamento di San Benedetto”. Indirizzato al Ministero dell’Ambiente,
al presidente della Regione Marche,
al presidente Arpam,
al sindaco Giovanni Gaspari e alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno la missiva vuole far luce sullo stato dell’inquinamento atmosferico cittadino.

I dati rilevati, fino allo scorso anno, hanno evidenziato preoccupanti superamenti dei limiti di legge relativamente al dato delle polveri sottili Pm10; i dati più recenti riguardo alla riviera sambenedettese relati ai primi 31 giorni dell’anno 2013, indicavano 14 giorni di sforamento del limite. Inoltre, come segnalato dal Movimento Cinque Stelle, i dati disponibili si fermano al 31 gennaio 2013. La centralina di monitoraggio in questione era posta in piazza Kolbe in zona Cerboni nel corso dell’anno 2012; data l’apertura di un cantiere edile che ha invalidato il regolare funzionamento, la centralina è stata spostata in via Asiago vicino alla sede comunale. Ma, dal 31 gennaio 2013, “l’unica centralina di monitoraggio della qualità dell’aria disponibile nel comune di San Benedetto del Tronto, oggi gestita dall’Arpam, secondo gli stessi uffici della sede di Ascoli Piceno, non svolge più il suo regolare compito – spiega Gambini – dato che non viene sottoposta ai necessari interventi di manutenzione”, dato che il contratto è scaduto nel dicembre 2012 e non riattivato.

È con questo esposto che Riego Gambini si fa portavoce alle autorità, invitandole ad accertare e a fornire informazioni sull’attuale situazione di monitoraggio della qualità dell’aria nel comune rivierasco. “Nel caso di riscontro positivo alle notizie sopra riportare, – conclude Gambini – di ripristinare in tempi celeri i servizi di rilevamento per tutelare preventivamente la salute dei cittadini e dell’ambiente,
 di assumere i provvedimenti del caso per sanzionare gli eventuali comportamenti contrari alla normativa vigente da parte degli enti preposti”.