Tre dirigenti della casa farmaceutica sono stati arrestati a causa degli effetti collaterali che provoca il farmaco. L’indagine condotta dall’Aifa, agenzia italiana del farmaco e dall’istituto superiore della sanità, ha dimostrato che il principio attivo del farmaco risulterebbe inattivo e inefficace. Più di novemila confezioni del prodotto sono state consegnate alle farmacie con scadenza nel marzo 2016. Il sospetto è sopraggiunto quando una farmacia di Roma ha fatto notare lo sgretolamento sospetto di alcune supposte contenute nella scatola.
E’ stato dimostrato quindi che l’azienda non aveva più a disposizione il principio attivo, ma non voleva smettere di produrre il farmaco per ovvie ragioni di mercato. All’interno della confezione è stato inserito un principio attivo simile a quello reale, che però viene normalmente usata per cosmetici e integratori. Ve lo ricordo: non usate Ozopulmin!