RIPATRANSONE – Si celebra domani, 20 giugno, la XII edizione della Giornata Mondiale dei Rifugiati. “In 1 solo minuto una famiglia può essere distrutta dalla guerra, un bambino può essere separato dai propri cari e la sua stessa quotidianità spazzata via. Ma allo stesso tempo è sufficiente 1 minuto per dare loro una nuova possibilità” con questo messaggio di speranza l’Unhcr, l’organizzazione dell’Onu che si occupa dell’emergenza rifugiati intende far riflettere l’opinione pubblica.
La Provincia di Ascoli Piceno, anche quest’anno, rinnova la sua adesione a questa giornata di sensibilizzazione ricordando che nel Piceno, nel territorio nel Comune di Ripatransone, l’Ente ha la titolarità della “Casa del Sole”, struttura gestita dall’associazione On the Road Onlus che ospita donne rifugiate o richiedenti asilo, anche con figli minori, offrendo accoglienza in due appartamenti nonché un servizio di supporto psico – socio – sanitario e di tutela legale. Il costo della struttura è quasi completamente finanziato con fondi del Ministero dell’Interno e l’invio delle beneficiarie avviene attraverso l’attività di coordinamento nazionale dello Sprar (Servizio Centrale di Protezione dei Richiedenti Asilo e Rifugiati) che è in costante collegamento con i Cara, il Cir, le autorità e le forze dell’ordine dei luoghi di sbarco o ingresso.
“Sono complessivamente 104 le donne e i loro figli minori provenienti da 27 diverse nazioni dell’Africa, America Latina ed Asia, che dal 13 giugno 2006 (data del primo ingresso) ad oggi hanno soggiornato presso questa struttura – dichiara il Vice Presidente e Assessore alle Politiche Sociali Pasqualino Piunti – solo negli ultimi due anni, sono state accolte 32 nuove beneficiarie e, nello stesso periodo, la permanenza media nel centro è stata di 310 giorni. La beneficiaria che è stata ospitata più a lungo è rimasta 589 giorni, mentre quella che ha avuto l’accoglienza più breve è rimasta 103 giorni. E’ importante – aggiunge Piunti – che esistano questi servizi di supporto e di solidarietà che aiutano il processo di integrazione e, nello stesso tempo, costituiscono un presidio di coesione sociale a beneficio della collettività locale”.
Le ospiti attuali della struttura provengono tutte dal continente africano ed in particolare dalle seguenti nazioni: Congo, Eritrea, Guinea, Mauritania, Nigeria, Somalia, Togo, Uganda. La nazionalità più rappresentata è quella nigeriana con 4 ospiti (2 single e una madre con figlio). La più anziana delle donne accolte è nata nel 1956, mentre l’ospite più giovane è nato nel settembre 2012 e 7 sono attualmente i bambini ospitati che hanno meno di 3 anni.