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PAGLIARE – La notizia è arrivata come fulmine a ciel sereno. Il Pagliare perde due “pedine” non da poco conto, dello scacchiere biancorosso: l’allenatore Roberto Vagnoni e il Direttore sportivo Filippo Giostra. Un’amara sorpresa per la società. Si sa che nel calcio può accadere di tutto. Nel caso specifico non si tratta né di esonero per l’allenatore, né tanto meno di revoca dalle funzioni che svolgeva il dirigente. Sono, invece, scelte che uno fa.

“La mia è stata una scelta non scaturita da dissapori con la società che in me ha sempre creduto. Riconoscente, con loro ho voluto essere corretto fino in fondo, tanto da annunciare la mia decisione con anticipo in modo che la società potesse fare le sue scelte in tempo utile e prima dell’inizio del campionato – tiene a precisare Vagnoni -. Se non sono più l’allenatore del Pagliare è stata solo, ripeto, una mia scelta. Ho deciso, in tal senso, per sentirmi libero da vincoli in modo da poter fare nuove esperienze in altri campionati. Con il Pagliare, sono stati due anni bellissimi – conclude – che mi hanno visto protagonista, con la squadra, in un campionato dove non avevo mai allenato. Ora, mi avventuro per altri lidi con la speranza di allenare squadre di categoria superiore. A me non resta che augurare al Pagliare, al presidente Ezio Cancilleri, ai giocatori e a tutto lo staff tecnico un grosso in bocca al lupo“.

Se per Vagnoni si è trattato di acquisire nuove esperienze, non altrettanto dicasi per Giostra. “Ho staccato la spina – sono le prime parole del nostro interlocutore – . Ovvero mi sono concesso un anno sabbatico, nonché di riflessione, se vogliamo. Questo non significa che non ci sia un ripensamento da parte mia e quindi un ritorno al primo amore. Una arco di vita, trascorso a Pagliare sia come giocatore che come dirigente non si dimenticano facilmente, conclude l’ex dirigente”. Ora, quali saranno gli sviluppi della situazione che si è venuta a creare in seno al Pagliare, lo si vedrà. Certo, per il presidente Cancilleri un brutta tegola caduta tra capo e collo.