All’inizio questo dolcificante veniva garantito soltanto per i diabetici, poi iniziò a essere di uso comune per chiunque. Si trova nello jogurt, nelle bevande dolci e in molti alimenti ed è stato scoperto casualmente da un ricercatore che in realtà stava cercando di trovare un farmaco antiulcera. Per caso nacque il dolcificante, un elemento che aveva un potere dolcificante 200 volte superiore allo zucchero. La dose giornaliera per ogni individuo dovrebbe essere di 40 mg/kg di peso corporeo. Gli effetti collaterali dell’utilizzo dei dolcificanti sono collegati a problemi gastrointestinali e disturbi dermatologici. Ovviamente l’aspartame è sconsigliato alle donne in gravidanza, a chi soffre di diabete e a chi ha una predisposizione allo sviluppo delle carie dentali.
Il timore di qualche tempo fa era correlato al fatto che alcuni pensavano che utilizzare aspartame fosse collegato all’insorgere di tumori. In realtà è stato dimostrato che non c’è nessun collegamento come dichiara anche il dottor Carlo La Vecchia, epidemiologo dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano. La verità è che come per tutti gli alimenti non bisognerebbe eccedere nelle dosi consigliate, pena il rischio di obesità.